Processo Genovese: “Non capivo cosa facevo”. Il racconto drammatico delle vittime

Solo dopo aver visto i video ho capito che lei non voleva” afferma Genovese in aula. L’uomo è accusato di ripetute ed estreme violenze sessuali e di avere propinato droghe alle sue vittime insieme all’ex-fidanzata. 

Continua il processo ad Alberto Genovese, l’imprenditore accusato di violenze sessuali nei confronti di due giovani ragazze tramite l’uso di sostanze, avvenute a Terrazza Sentimento di proprietà dell’imprenditore fondatore di Facile.it.

Come riporta il Corriere della Sera, l’uomo durante l’udienza ha affermato di essere stato schiavo ella droga la quale aveva “fortemente ridotto la sua capacità di intendere e volere“, di non essere cosciente del fatto che le ragazze non fossero consenzienti e che di averne preso coscienza solo dopo aver visionato i video portati al processo.

Una difesa che, qualora la giudice dovesse accoglierne la tesi, potrebbe ridurre la pena per l’imprenditore 52enne. Genovese è accusato di avere abusato sessualmente di una modella di 18 anni per oltre 20 ore di violenza, tanto che la ragazza fu costretta alla fuga nuda per la città. La donna fu drogata al punto di perdere conoscenza durante le violenze estreme a cui era sottoposta.

Per Genovese però la modella era in realtà una prostituta ed era quindi d’accordo con quanto accadeva. Una versione smentita dagli avvocati della ragazza la quale ha mostrato anche le ferite riportate durante le violenze. Ferite che le hanno lasciato dei segni permanenti che non le permetteranno di continuare il suo lavoro.

L’altra ragazza che accusa l’imprenditore ha 23 anni e ha raccontato di essere stata vittima dello stupro dopo essere stata drogata a Villa Lolita di Ibiza insieme alla fidanzata di Genovese, Sarah Borruso, 26 anni, imputata con lui di violenza sessuale di gruppo.

LA VERSIONE DELLA BORRUSO

Borruso ha dichiarato di essere stata innamorata del suo ex-compagno e che immaginava un futuro con lui dopo averlo aiutato a disintossicarsi, ma si è lasciata strascinare in quei rapporti sessuali estremi, violenti e morbosi che a lei non piacevano solo per assecondarlo.

Genovese ha dichiarato in tribunale di voler cambiare vita e di volersi curare dalla dipendenza dalle droghe. Attualmente si trova in una clinica dove i medici hanno detto che l’abuso di sostanze ne ha ridotto la corteccia cerebrale compromettendo la sua capacità di valutare la realtà.

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