€400 al mese: scopriamo un assegno di grande valore riservato alle donne in difficoltà

Gli italiani in questo periodo sono davvero a caccia di bonus ed aiuti di vario genere.

Ma alcuni aiuti hanno una valenza particolare perché sono etici e di grande valore.

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Il governo punta ad aiutare in vario modo gli italiani che si trovano in difficoltà ma purtroppo in Italia non è mai partito quel reddito di base universale che con sempre maggior rabbia tanti Italiani richiedono.

400 euro la mese per le donne in difficoltà

Eppure questo aiuto riservato alle donne in difficoltà da parte dell’INPS vale ben 400 euro al mese e può essere erogato addirittura fino a 12 mesi.

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L’INPS per erogare questo forte ed importante aiuto non richiede particolari patologie fisiche e non richiede nemmeno che la donna abbia dei figli a carico. Infatti questo aiuto dell’INPS da 400 euro al mese ha dei presupposti molto diversi ma anche particolarmente dolorosi. Proprio per questo questo aiuto dell’INPS risulta particolarmente etico ed è importante reclamizzarlo e diffonderne la conoscenza perché purtroppo tante italiane non lo richiedono. Stiamo parlando del reddito di libertà.

Il Reddito di Libertà

Il reddito di libertà non ha nessuna attinenza con il reddito di cittadinanza ma nasce proprio per aiutare tutte quelle donne che siano vittime di violenza. La piaga della violenza sulle donne è molto diffusa in Italia. Negli ultimi anni alcune campagne di sensibilizzazione puntavano a cercare di ridurre questo fenomeno ma purtroppo esso è sempre presente. Il reddito di libertà rappresenta un aiuto economico concreto e dura un anno: il suo scopo è quello di aiutare la donna vittima di violenza a rifarsi una vita. Per richiedere il reddito di libertà c’è bisogno di essere seguite da uno dei centri antiviolenza sparsi un po’ di tutta Italia. La donna che dovesse ricorrere al centro antiviolenza avrà tutta una serie di aiuti concreti per cercare di uscire da una situazione che può essere veramente terribile.

Come chiedere l’assegno

Ma proprio l’essere seguita dal centro antiviolenza dà anche diritto a ricevere il reddito di libertà. La domanda per il reddito di libertà va posta al comune ma i moduli sono predisposti dall’INPS. Questo significa che la domanda inviata al comune per via telematica sarà poi girata all’INPS. La donna potrà connettersi al sito dell’Inps per verificare concretamente che tempi ha l’elaborazione della sua domanda e quindi quando potrà ricevere i primi 400 euro. Nella domanda andranno indicati alcuni dati tra i quali i riferimenti del centro antiviolenza di riferimento e anche l’IBAN su cui ricevere i soldi.

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