Dopo 20 anni stalkerizza la tipa per cui aveva una cotta al liceo

L’uomo ha avuto una condanna a un anno e sei mesi stabilita dalla gup di Milano Alessandra Di Fazio, senza sospensione pena. 

Un 39enne ha ricevuto una condanna dal gup di Milano a un anno e mezzo di prigione con l’accusa di stalking ai danni di una sua ex compagna di liceo.

Sentenza-Meteoweek.com

Tra il 1999 e il 2000, quando i due andavano allo stesso liceo, aveva cercato di corteggiarla, ma aveva ricevuto un netto rifiuto. A distanza di 20 anni, ha richiamato la compagna di scuola, oggi donna, dicendole di aver cambiato sesso, da donna a uomo. Da quell’istante in poi, ossia dall’ottobre 2020 all’aprile 2021, ha cominciato a stalkerizzare la donna tramite telefonate sia a lei sia ai familiari della donna, appostandosi quasi ogni giorno nel posto in cui la donna lavorava.

Nel novembre del 2021, il gip milanese, Guido Salvini, aveva dato disposizioni per un divieto di avvicinamento del 39enne che in modo alquanto insistente nonché ostinato, proseguiva a disturbare la donna «nonostante gli allontanamenti subiti per mano dei vigilanti, dei colleghi o delle Forze dell’ordine», che erano sopraggiunti nel luogo in cui la donna era intenta a svolgere il proprio lavoro.

L’insistenza del 39enne era tale, infatti, che la donna si era trovata costretta a cambiare il percorso che faceva da casa fino a luogo di lavoro. La donna, quando ha sporto denuncia contro il 39enne, ha inoltre esplicato che dopo vent’anni di silenzio, a partire dal mese di ottobre 2020, le era giunta la prima chiamata dell’ex compagno di liceo, che, come riportato nell’ordinanza, le raccontava «di aver cambiato sesso, di volerla incontrare e di volerle consegnare anche delle poesie d’amore». 

Ma nel momento in cui la donna ha rifiutato le suddette attenzioni, l’uomo ha perpetrato nei suoi confronti atti persecutori che sono andati avanti per lungo tempo, diversi mesi, arrivando persino a fare delle chiamate al marito della donna, al padre e a un amico della donna che stava, per l’appunto, subendo stalking.

Il comportamento così morboso dell’uomo, ha spinto la donna, come è scritto all’interno della denuncia, a smettere di rispondere alle telefonate e ad avere una fortissima ansia data dal gran timore per la propria incolumità.

Dopo l’ordinanza di divieto di avvicinamento, che il 39enne ha violato, per lui sono scattati gli arresti domiciliari. Ma lo hanno beccato fuori dall’abitazione e il provvedimento si è aggravato, con la custodia in carcere. A seguito della condanna, i suoi legali hanno fatto richiesta per i domiciliari.

 

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