Carceri: nuova aggressione di un detenuto a un agente di polizia

Nella casa circondariale di Augusta avvengono molto spesso aggressioni da parte di carcerati nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria. I sindacati denunciato ma le condizioni in cui vivono i detenuti sono al limite. 

Il Sindacato autonomo Polizia penitenziaria (Sappe) denuncia un nuovo caso di aggressione da parte di un detenuto nei riguardi di un agente di polizia penitenziaria. Il fatto è avvenuto ieri ad Augusta, in provincia di Siracusa, al termine di una giornata che definisce “di follia e violenza“.

Secondo quanto afferma il Sappe, nei confronti del detenuto non sarebbe stato preso alcun provvedimento disciplinare nonostante l’aggressione. “Speriamo finisca presto questo massacro nei confronti della Polizia penitenziaria, anche con strumenti idonei per garantire l’incolumità degli agenti – afferma il segretario di Sappe per la Sicilia, Calogero Navarra -. Servono, e il Sappe lo rivendica da tempo inascoltato dalle istituzioni deputate a intervenire, urgenti provvedimenti per fronteggiare e impedire aggressioni fisiche selvagge, strumenti come quelli in uso a polizia di Stato e carabinieri, taser e spray al peperoncino“.

Donato Capece, segretario nazionale del Sindacato di polizia esprime “vicinanza” ai colleghi di Augusta. “Quel che è accaduto, di una violenza inaccettabile, ci ricorda per l’ennesima volta quanto sia pericoloso lavorare in un penitenziario – sostiene Capece -. Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato“.

ALTRE AGGRESSIONI AD AUGUSTA

Non è la prima volta che un caso del genere avviene nel carcere di Augusta, l’ultimo episodio risale a poche settimane fa quando un detenuto appartenente alla criminalità organizzata campana ha aggredito il coordinatore dei medici dell’area Sanitaria. Per il segretario generale dell’Ssp (Sindacato del Corpo di Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo “La gestione della sicurezza dovuta alla carenza di personale è alquanto difficile: si lavora con turni di 8 ore e in caso di eventi critici l’orario di servizio si prolunga a oltranza. La Casa Circondariale di Siracusa secondo polo detentivo nella Regione Sicilia, nei turni pomeridiani e notturni si accentua ancora di più la carenza di personale”.

UN CARCERE PROBLEMATICO

Secondo i dati riportati dall’Assocazione Antigone, la Casa Circondariale di Augusta conta 422 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 357 posti, in nessuna cella si va oltre le due presenze. I detenuti sono praticamente tutti definitivi di cui 42 gli stranieri e 38 gli ergastolani. “Le maggiori criticità riguardano riguardano soprattutto le condizioni materiali di detenzione (niente doccia in cella, niente riscaldamento, niente acqua calda e spesso niente acqua, attività trattamentali molto scarse) inadeguate soprattutto per una Casa di Reclusione. Inoltre gli operatori lamentano un sovraccarico di pazienti psichiatrici che, anzitutto a loro tutela, sarebbe meglio ricollocare altrove” si legge.

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