Dior chiede risarcimento a Valentino per la sfilata: “Negozio vuoto e nessun cliente”

La maison francese Dior chiede risarcimento a Valentino per la sfilata di venerdì. “Negozio vuoto e nessun cliente” a causa dell’evento organizzato l’8 luglio a Roma. 

Lo scorso 8 luglio Valentino si è reso protagonista dello show The Beginning, con la promozione della couture autunno-inverno firmata Pierpaolo Piccioli. Tra gli ospiti d’eccellenza hanno presenziato le star di Hollywood Zendaya (volto della maison), Anne Hathaway e Gwyneth Paltrow, così come anche la storica direttrice di Vogue America, Anne Wintour.

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Dior chiede risarcimento a Valentino per la sfilata: “Negozio vuoto e nessun cliente” – meteoweek.com

Uno spettacolo che ha sollevato molte critiche positive, una performance che è piaciuta e ha fatto parlare di sé. Anche nel male. Secondo quanto viene riportato dalle fonti, infatti, pare che a Dior lo spettacolo non sia andato proprio a genio, e per questo abbia chiesto alla maison un risarcimento di 100mila euro.

Perché Dior chiede il risarcimento a Valentino

Lo spettacolo di Valentino si è tenuto lo scorso 8 luglio a Roma, fra le “passerelle immaginarie” di piazza di Spagna, piazza Mignanelli e via Gregoriana. Valentino infatti ha deciso di organizzare in grande stile (complice anche l’indiscussa bellezza della Capitale) il suo spettacolo open air, sfruttando al meglio la scenografia urbana e la scalinata di Trinità dei Monti.

Secondo quanto lamentato da Dior, però, l’evento avrebbe causato l’inaccessibilità da parte dei clienti alla sua boutique affacciata su piazza di Spagna. In pratica, in data 8 luglio il negozio sarebbe rimasto vuoto. Come spiegato su Instagram da Outpump, che ha riportato il comunicato ufficiale rilasciato dal prestigioso marchio francese, I “i clienti sono rimasti bloccati e il negozio (…) non ha potuto operare“. Valentino, chiaramente, aveva tutti i permessi per organizzare uno spettacolo del genere. Tuttavia, stando alla richiesta di Dior, dovrebbe restituire la somma di 100mila euro di risarcimento entro quindici giorni, “prima che venga intrapresa un’azione legale”.

Dior, tuttavia, non è certo l’unico marchio presente vicino alla Scalinata: tuttavia “sono i primi [e finora gli unici] a lamentarsi”. Oltre ai dovuti permessi e autorizzazioni concessi dal comune, Valentino pare che avesse comunque avvisato dello spettacolo tutti i negozi e le boutique situati nell’area interessata. “Valentino aveva inviato una lettera prima dello spettacolo, informando i rivenditori dell’evento e promettendo che il loro traffico pedonale non sarebbe stato ridotto”. si legge infatti dalle ricostruzioni offerte da WWD.

Tuttavia, spiega ancora il giornale, “Dior ha sostenuto che i suoi clienti siano rimasti bloccati e reindirizzati dalla sicurezza”, facendo sì che il negozio “rimanesse vuoto e non potesse operare fin dalle prime ore del pomeriggio” a causa “dell’evento programmato di venerdì”. Ed è proprio il venerdì, insiste ancora la maison francese, è generalmente “un giorno in cui i proventi sono più significativi”.

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