Siccità, Coldiretti: 2022 anno più caldo di sempre, piogge dimezzate e campi aridi

Il 2022 si è rivelato, nel primo semestre, come l’anno più caldo mai registrato. Con conseguenze devastanti per l’agricoltura.

Una tendenza che non ha riguardato solo la Penisola, ma ha toccato tutto il Vecchio Continente.

Quest’anno la situazione del clima appare particolarmente preoccupante in Italia. Col 2022 che si classifica, nel primo semestre, come l’anno più caldo di sempre. La temperatura è schizzata addirittura a 0,76 gradi in più rispetto alla media storica. E per quanto riguarda le piogge, si sono praticamente dimezzate: -45%.

Un quadro a tinte fosche quello segnalato dalla Coldiretti, che ha elaborato i dati Isac Cnr. Nelle campagne e nei boschi la mancanza di piogge ha inaridito i terreni, sempre più esposti a incendi e all’avanzata delle fiamme. Dall’inizio del 2022 si è già registrato più di un quarto di tutti i roghi scoppiati nel corso del 2021, quando il paese fu colpito da ben 659 roghi di dimensioni rilevanti.

Gli incendi in realtà stanno attraversando l’intero continente europeo dopo il mese di giugno. Il secondo più caldo mai registrato in Europa, con una temperatura superiore di 1,6 gradi alla media a causa dei valori estremi e anomali fatti registrare in Spagna, Francia e Italia. Sono dati ricavati dalla Coldiretti dal bollettino climatico del programma europeo Copernicus. Il bollettino evidenzia, tra le altre cose, che anche a livello globale la temperatura media è stata di 0,32 gradi superiore alla media del trentennio 1991-2020, la terza più alta mai registrata prima. Questo soprattutto a causa dei valori rilevati in Cina, Giappone e Stati Uniti dove brucia il Parco Nazionale Yosemite (che ospita le sequoie giganti, gli alberi più grandi del mondo).

Un conto da tre miliardi di euro

Ogni incendio – osserva la Coldiretti – costa agli italiani oltre diecimila euro all’ettaro. Un conto salato, tra spese immediate per spegnere i roghi, le operazioni di bonifica e quelle a lungo termine per ricostituire i sistemi ambientali ed economici in un lasso di tempo che raggiunge i quindici anni. A questo si aggiunge il conto dei danni provocati dal caldo e dalla siccità che hanno ormai superato i 3 miliardi di euro sui raccolti.

Una tendenza al surriscaldamento quanto mai evidente quest’anno, che si posiziona al sesto posto tra gli anni più caldi mai registrati nella storia del pianeta. Con una temperatura, sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del XX secolo. E’ lo scenario emerso dall’analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni dei dati relativi ai primi sei mesi del 2022 della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali a partire dal 1880.

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