Gas russo, senza il nostro Paese rischia più di 5,5 punti di Pil

Come spiega il portavoce della Commissione europea, pare si stia lavorando anche sull’ipotesi peggiore, quella che porterebbe a interrompere completamente la fornitura. 

Il portavoce della Commissione europea per l’energia ha svelato che attualmente si sta mettendo a punto un piano anche paventando l’ipotesi peggiore, quella di interrompere completamente la fornitura di gas. Nello specifico, il portavoce Ue Tim McPhie ha spiegato:«Stiamo lavorando su tutti gli scenari possibili per quanto riguarda la fornitura di gas, e il peggiore tra questi è l’interruzione totale della fornitura».

 

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L’altro portavoce, Eric Mamer, ha poi aggiunto che non è possibile «per noi prevedere cosa farà Gazprom. Dodici Paesi hanno subìto interruzione di fornitura da un giorno all’altro. Quello che farà domani Gazprom è una scommessa ma certamente noi ci prepariamo per lo scenario peggiore». 

Dalle stime è emerso che per la Germania, ad esempio, le conseguenze dell’interruzione del gas russo potrebbero rivelarsi più contenute ma potrebbero comunque avere un impatto molto forte dal punto di vista economico nel caso in cui dovesse esserci incertezza sui canali di rifornimento.

L’Fmi stima che i suddetti impatti potrebbero raggiungere l’apice nel 2023, con un rincaro delle tariffe del gas «all’ingrosso che potrebbe far aumentare significativamente l’inflazione», per poi scomparire quando le forniture di gas alternative saranno disponibili a pieno.

«Le simulazioni illustrano anche che il risparmio volontario da parte degli utenti potrebbe ridurre le perdite economiche di un terzo e un piano di razionamento ben organizzato, che ad esempio consenta agli utenti a valle e alle industrie ad alta intensità di gas di sopportare di più le carenze, potrebbe ridurle fino a tre quinti», chiosa il report della Commissione europea.

Gazprom avverte che non potrà garantire forniture gas

Nel frattempo, Gazprom ha avvertito i clienti europei che non potrà assicurare le forniture di gas russo per cosiddette «cause di forza maggiore», come riporta la Reuters, che afferma di aver letto una missiva del 14 luglio in cui rappresentanti di Gazprom dicono che «circostanze straordinarie» non gli consentono, per l’appunto, di garantire le forniture.

«Vi preghiamo di comprendere che non possiamo commentare i suoi dettagli o la nostra opinione legale», ha aggiunto il colosso energetico russo.

Il gasdotto russo Nord Stream 1 è attualmente sottoposto a manutenzione e la missiva metterebbe al riparo Gazprom dal pagare penali per l’interruzione delle forniture.

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