Mamma picchiata sotto gli occhi del figlio perché vuole recarsi in palestra: il compagno le rompe il naso

L’ha presa a schiaffi per poi darle dei colpi sul naso con il cellulare solo perché voleva recarsi in palestra. Una donna di 38 anni di Misterbianco (Catania) è stata assalita dal compagno di fronte al figlio. 

Ancora un episodio di violenza domestica, e questa volta è accaduto a Misterbianco, in provincia di Catania, dove una donna di 38 anni è stata assalita dal compagno che ha 57 anni, di fronte al figlio.

Violenza-Meteoweek.com

Da quanto si è appreso finora, non era la prima volta che l’uomo vessava la compagna, con minacce e picchiandola. I litigi dei due avvenivano spesso nell’appartamento, anche per futili ragioni. Nella mattinata di ieri, il litigio è esploso perché la donna voleva andare in una palestra che frequentava e il suo compagno, forse perché geloso, le aveva dato ordine di non andare.

Dalle parole ai fatti in pochi attimi. L’uomo ha assalito la compagna, dapprima dandole degli schiaffi al volto, poi il compagno ha afferrato il cellulare e lo ha tirato in faccia alla compagna, colpendole il naso. Mentre si stava consumando tutta questa terribile violenza, la donna è riuscita a contattare i carabinieri. La donna, infatti, era fuggita in strada con il viso gonfio, pieno di sangue e con una ferita sul naso.

Ai carabinieri, la donna ha rivelato che il proprio compagno, di Catania, non si era calmato neppure davanti al figlio minorenne della 38enne. Per le ferite riportate, la donna è finita in ospedale, e lì l’hanno dimessa con una prognosi di un mese.

La donna ha riportato la «frattura delle ossa proprie del naso lato destro minimamente scomposta», mentre il compagno è agli arresti domiciliari in un’altra casa, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.

Violenza domestica

Episodi come questo sono numerosi, molte volte neppure si denuncia per il timore di non essere credute. Spesso, infatti, le donne che subiscono violenza o anche abusi che non portano al decesso, come riporta l’Osservatorio della Direzione centrale anticrimine della Polizia, «esitano a rivolgersi alle Forze di polizia perché si trovano in situazioni psicologicamente traumatiche che comportano indecisioni dettate dalla paura. Non di rado, la persona abusata tende anche a giustificare comportamenti aggressivi del partner o ex partner. Le donne vittime di violenza, anche quando si rivolgono ad un ufficio di polizia per chiedere aiuto, dimostrano di avere bisogno di tempo per prendere consapevolezza. E si tratta di un fenomeno trasversale, che riguarda ogni area sociale». 

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