Tesla Autopilot, ancora problemi nei test: come risponde la società alle accuse?

La sicurezza dei veicoli Tesla sta venendo meno da quel che si sta vedendo ultimamente. Le inchieste al riguardo sono sempre più frequenti, come anche le persone che si lamentano ripetutamente del servizio offerto dall’azienda di Elon Musk. Ma quali sono ultime notizie che sono emerse, e quanto possono essere preoccupanti al giorno d’oggi?

Tesla Autopilot, ancora problemi nei test: come risponde la società alle accuse?
L’Autopilot di Tesla non funziona come dovrebbe – MeteoWeek.com

La NHTSA, acronimo di National Highway Traffic Safety Administration, ha rimesso sotto inchiesta l’ADAS di Tesla per via di alcuni problemi passati e di diversi dilemmi tutt’ora presenti. Questo ente per la sicurezza stradale ha avviato un totale di 38 indagini speciali su incidenti che coinvolgono veicoli Tesla dove si ritiene che potrebbero essere stati coinvolti dei sistemi avanzati di assistenza alla guida e il pilota automatico, che come sappiamo sono gestiti dal programma dedicato alla guida autonoma FSD nell’attuale versione Beta.

Queste ricerche hanno assolto da ogni accusa possibile Tesla: molto spesso la colpa è riconducibile alla mancanza di attenzione del guidatore, nonostante sia espressamente richiesta dal programma stesso. Tuttavia, l’anno scorso l’NHTSA aveva annunciato l’avvio di un’indagine su Tesla Autopilot dopo aver identificato 11 incidenti che coinvolgono veicoli Tesla, i quali sono stati incapaci di riconoscere mezzi di primo intervento. In seguito, precisamente nel giugno 2022, l’inchiesta è passata di grado, divenendo un’analisi ingegneristica. Ma a questo punto come si è evoluta la situazione?

Le problematiche esposte nelle lettere inviate direttamente all’azienda di Elon Musk

Tesla Autopilot, ancora problemi nei test: come risponde la società alle accuse?
Si spera che queste lettere possano essere d’aiuto per risolvere la faccenda – MeteoWeek.com

Gary Peters, il senatore degli Stati Uniti, e Jan Schawosky, il rappresentante, entrambi membri del Partito Democratico che presiedono le sottocommissioni di supervisione della sicurezza automobilistica, hanno deciso di inviare una lettera per accelerare la conclusione dell’indagine sottolineando come l’agenzia disponga di risorse e autorità legale sufficienti per indagare a fondo sui sistemi avanzati di assistenza alla guida: “…Dato il numero crescente di decessi che coinvolgono veicoli Tesla che si schiantano contro i autoarticolati … l’NHTSA ha preso in considerazione l’apertura di un’indagine sui difetti in questo problema? … L’NHTSA trova un equilibrio tra completezza investigativa e affrontare i rischi urgenti ed emergenti per la sicurezza dei veicoli a motore?“.

Indaga al riguardo pure Ralph Nader, ossia l’ex candidato alla presidenza, il quale ha mandato a sua volta una lettera pubblica alla NHTSA a cui chiede di imporre la rimozione del programma FSD Beta dai veicoli Tesla. Il messaggio inviato non è in concomitanza con il primo e non è neanche pensato come supporto, bensì è una ennesima preoccupazione della situazione attuale: “Chiedo alle autorità di regolamentazione federali di agire immediatamente per prevenire le crescenti morti e feriti causati dall’omicidio colposo di Tesla che si schiantano a causa di questa tecnologia. La National Highway Traffic Safety Administration ha l’autorità di agire rapidamente per prevenire tali disastri e ha studiato Tesla e la sua tecnologia Full Self-Driving per diversi anni. NHTSA deve utilizzare la sua autorità di richiamo di sicurezza per ordinare che la tecnologia FSD venga rimossa in ogni Tesla“.

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