Trovato morto a letto a 20 anni a casa dell’amico: si sospetta mix di farmaci e droga

Finisce in tragedia quello che doveva essere un Ferragosto passato tra amici, tra divertimento e spensieratezza.

Una tragedia dai tratti ancora poco chiari, sulla quale solo l’autopsia potrà fare chiarezza.

Massimiliano Segala – foto da Facebook

Nella mattina del 15 agosto si è accorto che uno degli amici che aveva ospitato per trascorrere assieme dei giorni a Ferragosto non rispondeva più. Ha bussato a lungo alla porta della mansarda di casa, in via IV novembre a Padova, nel quartiere di Città Giardino, dove aveva dormito l’amico. Ma dalla mansarda non arrivava alcuna risposta. Nessun rumore, nulla di nulla. Infine la decisione di aprire la porta e la tragica scoperta. Massimiliano Segala si trovava lì, disteso a letto, ormai privo di vita.

Agli amici aveva detto di aver assunto delle sostanze

Massimiliano è morto a vent’anni. Aveva studiato al vicino liceo Fermi e viveva a San Giorgio delle Pertiche, in provincia di Padova. L’amico ha subito avvisato il 118, ma i soccorritori hanno solo potuto constatare il decesso di Massimiliano. Gli inquirenti hanno tentato di ricostruire con l’amico le sue ultime ore di vita. Nella notte tra il 14 e il 15 agosto i ragazzi erano usciti fuori per andare a divertirsi.

Erano rientrati piuttosto sul tardi. Il ventenne, prima di ritirarsi in mansarda per riposare dopo la lunga nottata, avrebbe confessato agli amici di aver consumato diverse sostanze la sera prima. A quanto si sa, sono state le sue ultime parole. Poche ore dopo l’amico lo avrebbe trovato disteso a letto, senza vita.

Si fa largo l’ipotesi del mix letale: farmaci e stupefacenti

Non è stato trovato alcun segno di violenza sul corpo di Massimiliano. Nei cassetti del comodino sono state recuperate invece diverse confezioni di psicofarmaci. All’origine della morte del ragazzo potrebbe esserci una loro massiccia assunzione. Infatti gli antidepressivi, tanto più se mescolati assieme all’alcol o alla droga, possono amplificare non soltanto gli effetti psicotropi e di alterazione percettiva, ma renderle ancor più pericolose, facendo crescere in maniera il pericolo di arresti respiratori o cardiaci. Questo anche in persone molto giovani.

Sulla vicenda il pm Marco Brusegan ha aperto un fascicolo in procura, a Padova. Le indagini saranno mirate a accertare la morte del ventenne come conseguenza di un altro reato. Ovvero saranno volte a ricostruire in maniera precisa le cause e la dinamica che hanno portato alla morte del ragazzo. Con l’obiettivo di rintracciare chi ha messo a sua disposizione le sostanze che lo hanno portato alla morte. Per fare luce si quest’ultimo aspetto, però, occorrerò aspettare l’esito dell’autopsia, prevista per oggi.

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