L’allarme di Gentiloni: “Sarà l’inverno più difficile da generazioni”

Paolo Gentiloni evidenza come il prezzo dell’energia sia oltre ogni record e che l’inflazione continua a crescere. Un fatto che ci porrà davanti a un periodo di crisi economica come mai si era vista in Europa da diverso tempo. 

Se a parlare così è il Commissario europeo all’Economia, vuole dire che la crisi energetica è davvero grave e che i cittadini europei devono prepararsi a un periodo molto difficile. Paolo Gentiloni accende le preoccupazioni sul prossimo inverno con un discorso molto duro: “Potremmo dirigerci verso uno degli inverni più difficili da generazioni” dice.

Diverse spie lampeggiano in rosso: i prezzi dell’energia hanno infranto nuovi record, l’inflazione ha continuato a salire e il sentimento economico si sta deteriorando. E la guerra russa continua” dichiara durante un intervento agli Incontri di Bruegel.

L’ECONOMIA EUROPEA AL RIBASSO?

I dati statistici indicano un peggioramento delle prospettive economiche: il nostro indicatore del sentiment economico e altri indicatori, come il Pmi, stanno andando nella direzione sbagliata; le condizioni di finanziamento si stanno restringendo, sia in Europa che nel mondo; l’euro è scivolato sotto la parità con il dollaro per la prima volta in venti anni e gli sviluppi negli Stati Uniti e in Cina significano che la domanda esterna rimarra’ debole” continua.

SEGNALI INCORAGGIANTI

Eppure, non è tutto sventura e oscurità. Nella prima metà dell’anno, l’economia europea ha ottenuto risultati migliori di quanto molti – noi compresi – si aspettassero: il Pil dell’Ue è cresciuto dello 0,8% nel primo trimestre e di un altro 0,7% nel secondo. Ciò significa che il Pil dell’Ue è ora superiore di oltre il 2% rispetto ai livelli pre-pandemia“, ha detto Gentiloni.

Dato il livello di incertezza, estendere l’applicazione della Clausola di salvaguardia generale era la cosa giusta da fare. Ha concesso agli Stati membri il margine fiscale per adottare misure per attutire l’impatto del rapido aumento dei prezzi dell’energia e affrontare l’improvviso afflusso di milioni di rifugiati in fuga dall’Ucraina“, ha poi aggiunto.

GLI INTERVENTI NECESSARI

Ma ora dobbiamo assicurarci che la politica fiscale non aumenti le pressioni inflazionistiche. Gli obiettivi della politica fiscale in questa fase dovrebbero essere triplici: in primo luogo, proteggere i più vulnerabili dall’impatto dei prezzi elevati dell’energia. Le misure dovrebbero essere temporanee e compatibili con la transizione verde. E meglio mirati: tre quarti delle misure finora adottate non sono mirate; in secondo luogo, fornire assistenza umanitaria a coloro che fuggono dall’Ucraina; terzo, ampliare gli investimenti pubblici per le transizioni verde e digitale e per la sicurezza energetica“. E ancora “L’incertezza rimane eccezionalmente elevata e il rischio di una recessione è in aumento. Le prospettive dipendono in modo cruciale dall’andamento dei mercati energetici: peggiorerebbe notevolmente rispetto alla nostra linea di base se dovessimo vedere un taglio completo del gas russo“.

Per garantire una maggiore titolarità nazionale, agli Stati membri potrebbe essere concesso un maggiore margine di manovra nella proposta di traiettorie di bilancio, a condizione che siano rispettati i principi comuni dell’Ue, non ultimo la sostenibilità del debito. Per esempio, gli impegni di riforma e di investimento potrebbero consentire un periodo di aggiustamento fiscale più lungo. Questo sarebbe anche un modo per garantire che la sostenibilità di bilancio e la crescita possano rafforzarsi a vicenda“, ha concluso l’ex presidente del Consiglio.

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