Attore di Gomorra in sedia a rotelle pestato a sangue e costretto ad andar via di casa per un debito di droga

I fatti sono avvenuti nel luglio 2021, ma ora i carabinieri hanno arrestato due uomini accusati di estorsione e lesione aggravate 

Lo hanno pestato a sangue per un debito di droga. Salvatore Abruzzese, 28 anni, conosciuto per aver recitato nel noto film Gomorra nel ruolo del piccolo Totò, è stato picchiato duramente e obbligato a lasciare la sua casa a Scampia per non aver pagato un debito di 60 euro per degli stupefacenti.

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Gli spacciatori, infatti, dopo un anno, ne volevano 2.500. La vicenda è occorsa nel 2021, ma i carabinieri hanno messo le manette a due uomini, L. Marino, 39 anni e C. Pandolfi, 25 anni. I due sono accusati di estorsione e lesioni aggravate da metodo mafioso, come scrive Il Corriere del Mezzogiorno.

Salvatore Abruzzese inizia a entrare in un giro di spaccio per la camorra due anni fa, dopo che, per via dell’emergenza Covid, aveva perso il proprio lavoro. Il giovane avrebbe guadagnato 700-800 euro ogni giorno. Un giorno le forze dell’ordine lo arrestano, e dapprima va in prigione e poi ai domiciliari. Ma a casa cade mentre dà una mano alla mano con le faccende di casa e si rompe i calcagni.

A quel punto va a finire su una sedia a rotelle e la sua situazione si complica tantissimo. Nella sua abitazione irrompono Marino e Pandolfi che pretendono il pagamento dei 2500 euro. I due non si fanno commuovere neppure dal fatto che fosse su una sedia a rotelle: gli intimano di saldare il suo debito oppure dovrà lasciare la casa in cui vive con sua madre, da 27 anni.

Abruzzese non possiede quel denaro e da lì inizia l’incubo. I due spacciatori tornano più volte a casa del giovane esigendo il pagamento del debito. Minacciano di ucciderlo, e quando capiscono che il giovane non ha soldi per pagare, allora decidono di massacrarlo di botte con calci, pugni, ginocchiate. Lo pestano a sangue.

La madre dorme, non sente bene, ma riesce a udire le grida del figlio. Interviene e riesce a mandarli via di casa. I due tornano il 12 luglio 2021, danno pochi minuti a madre e figlio per andarsene e poi li cacciano a brutto muso dicendo loro di non tornare più a Scampia.

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