Genitori drogano figlia 13enne e la obbligano a prostituirsi

Una 13enne è stata costretta a prostituirsi dai genitori che oltretutto la picchiavano. Il tariffario andava da 50 a 200 euro. Chieste condanne fino a 12 anni di reclusione

Una ragazzina di soli 13 anni è stata obbligata a prostituirsi, sotto minaccia dai suoi genitori. I due l’avrebbero picchiata, bastonata, minacciata con un coltello.

polizia-meteoweek.com

È accaduto a Vercelli, e la vicenda sarebbe occorso nell’aprile scorso ma dopo mesi, conclusesi le indagini, sono arrivate richieste per condanne fino a 12 anni di reclusione per i genitori di una ragazza di 13 anni romena, più altri sei italiani. L’accusa è di diversi reati.

In particolare, quello di aver obbligato la ragazzina a «insopportabili violenze e penose condizioni di vita».

Abusi sessuali

Si tratta di abusi di tipo sessuale per la 13enne, che era obbligata a prostituirsi. Le tariffe per le prestazioni a cui la giovanissima era costretta andavano da 50 a 200 euro a seconda del tipo di prestazione. Il cliente pagava direttamente ai genitori della 13enne, e l’orrore avveniva nella loro stessa casa. Si tratta di un giro di prostituzione che in passato aveva coinvolto pure una donna adulta italiana, che i genitori della 13enne sfruttavano in cambio di alcune dosi di droga. Questi stupefacenti venivano dati anche alla ragazzina, che in sostanza, i genitori avrebbero costretto, oltre a prostituirsi, anche a drogarsi.

Alla ragazza era vietato andare a scuola

Oltre a quanto accadeva, alla tredicenne era anche vietato andare a scuola. Era inoltre costretta a rimanere a casa, dare una pulita, prendersi cura dei fratelli più piccoli che hanno 1 e 2 anni, e poi, vendere il proprio corpo tramite prostituzione.

Se la ragazza cercava di rifiutarsi di eseguire le imposizioni datele da parte dei suoi genitori, questi la assalivano e la picchiavano, giungendo persino a minacciarla con un coltello. La ragazza, visitata dai dottori, è stata rinvenuta, tra le altre cose, anche in un forte stato di trascuratezza dal punto di vista sanitario. Tutto questo sarebbe dovuto alle violenze cui sarebbe stata sottoposta e anche, come scrivono i giudici, «alle penose condizioni di vita». Tra i clienti che più spesso si recavano a casa della 13enne per le prestazioni sessuali cui era costretta, un uomo di 68 anni e un altro uomo di una certa età, tutti e due d Vercelli.

 

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