Sharon perse la vita a 2 anni, pediatra condannata a due anni e mezzo per omicidio colposo. Ma non andrà in prigione

La bambina fu trasportata in nosocomio dai suoi genitori perché si sentiva male, ma alcune ore successive al ricovero è deceduta 

La Corte di Cassazione ha stabilito che il decesso della piccola Sharon Manasseri, bambina che all’epoca aveva solo due anni, fu un omicidio colposo. La pediatra, M.G. Dongarrà, ha ricevuto una condanna a due anni e quattro mesi di prigione, dopo la morte della bambina.

Sharon-meteoweek.com

Sharon era di Acquedolci (Messina) ed è morta il 18 dicembre 2014 al nosocomio di Sant’Agata Militello. Per la dottoressa non sarà possibile fare ricorso, perché si tratta di un verdetto confermato dalla Corte di Cassazione, che ha rifiutato l’ultimo ricorso da parte della pediatra.

La sentenza

La dottoressa, tuttavia, non andrà in prigione e neppure ai domiciliari, perché è una pena inferiore a 3 anni. Dovrò però darsi ai servizi sociali.

Cosa è successo

Da quanto si è appreso, la bambina, nel dicembre di 8 anni fa, nel 2014,  aveva accusato un forte malore allo stomaco e vomitava, al che i genitori, Giovanni e Giuseppina Giulia, l’hanno accompagnata subito in nosocomio per sottoporla a visita. Ma qualche ora dopo il ricovero, la bambina è deceduta a causa di un’occlusione dell’intestino.

Tuttavia, a detta della Procura, la bambina sarebbe potuta sopravvivere e quindi avrebbero potuto salvarla, se la dottoressa che era in servizio, ossia Dongarrà, avesse eseguito una serie di analisi più approfondite. Ergo si sarebbe trattato di un caso assai grave di malasanità, perché da quanto è emerso, se si fossero effettuati esami più accurati, la piccola probabilmente non sarebbe deceduta.

Il medico, già condannato nel 2020 in primo grado, aveva addotto a sua discolpa, il fatto di aver fatto quanto poteva per salvare la piccola Sharon. Tale tesi, però, è stata smontata dai legali dell’accusa, sottolineando che la dottoressa alle ore 23 del 17 dicembre 2014, avesse lasciato la paziente in nosocomio senza assistenza. Oltretutto, sembrerebbe che la dottoressa non avesse eseguito esami di routine come tac o ecografia che avrebbe potuto far rilevare i problemi della piccola, che il giorno dopo morì.

Il risarcimento per la morte della bambina

Dopo la morte di Sharon, la famiglia ha sporto denuncia alla polizia di Sant’Agata Militello. A 8 anni da quel drammatico giorno che ha visto la piccola morire, è giunta la sentenza di condanna per la dottoressa e i familiari avranno un risarcimento di 100 mila euro.

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