Lega: continua la contestazione a Salvini. Zaia nuovo segretario?

Maroni propone Zaia alla guida del partito, Salvini convoca l’assemblea dei nuovi parlamentari e serra i ranghi. La delusione per il risultato elettorale mette in dubbio il ruolo del segretario il quale ancora cerca collocazione nel prossimo governo. 

E’ guerra aperta dentro la Lega dopo il pessimo risultato conseguito alle elezioni politiche. Nonostante la vittoria della coalizione di Centrodestra, il partito è sceso sotto il 9% dei consensi perdendo voti soprattutto nel Nord-Est, zona del Paese che abitualmente è molto favorevole al Carroccio.

Il molti nelle Lega hanno chiesto le dimissioni di Matteo Salvini o quantomeno l’apertura di una fase congressuale in cui il suo ruolo di segretario sia messo in discussione e con la possibilità ad altri candidati di contenderne il ruolo. In questi giorni è stato particolarmente duro Roberto Maroni, l’ex-governatore della Lombardia ha detto di avere pronto un nome per la leadership e oggi ha fatto quel nome ai giornalisti: Luca Zaia, governatore del Veneto.

LA DIFESA DI SALVINI

Intanto ieri pomeriggio nella sede di via Bellerio in Roma si è tenuto l’incontro tra il segretario e i neo-eletti in Parlamento, una riunione sigillata nella quale sono anche stati sequestrati i telefonini per evitare fughe di notizie. Salvini prova a serrare i ranghi in vista degli attacchi interni, chiede unità del partito e invita a “Non credere a quello che scrivono i giornali”. Ma nel partito c’è fibrillazione.

IL CONGRESSO

Zaia e Fedriga sono i nemici interni da cui il “Capitano” deve difendersi. “Ho già detto che il mio cuore è in Veneto” risponde Zaia a chi gli chiede se davvero andrà contro il segretario. “Ma che staffetta con Salvini – ha aggiunto -. Massimiliano [Fedriga, ndr] è un bravissimo governatore. Io spero, ma so che lo vuol fare, che si candidi ancora. Ci sarà la sua candidatura e ci sarà un’altra occasione di governo da parte di una persona per bene di questa magnifica Regione“.

Il congresso nazionale comunque si farà su forte pressione dei governatori. Entro pochi mesi deve essere messa su una macchina organizzativa che dovrà coinvolgere centinaia di persone tra semplici iscritti, amministratori locali e dirigenti di numerose città. Prima di questo ci saranno i vari congressi locali cittadini e provinciali.

CHE POSTO PER SALVINI NEL GOVERNO?

Il ruolo del segretario è messo in discussione anche a causa del braccio di ferro con Giorgia Meloni per la posizione che Salvini andrà a ricoprire nel nuovo Esecutivo. Lui chiede fermamente di tornare al Viminale, “il blocco degli sbarchi sarà una nostra priorità” afferma e minaccia l’appoggio esterno al prossimo Governo. Meloni non cede e prova a mediare con un ministero di peso tra Agricoltura e Infrastrutture. Dalla Lega fanno sapere che l’assemblea dei parlamentari “in blocco ha chiesto al segretario di tornare al governo per occuparsi di sicurezza e immigrazione“.

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