Si rifiuta di dargli da bere, scatta la furia del cliente: finisce a coltellate

Dopo il no del barista, un giovane sarebbe rientrato nel locale armato di coltello per vendicare l'”affronto” subito.

Dopodiché ha sfogato su di lui la sua furia aggredendolo all’interno del locale e prendendolo a coltellate. Finisce in tragedia la serata di ieri in un bar in provincia di Matera.

Un barista di 35 anni accoltellato a morte nel Materano, tra le ipotesi al vaglio degli investigatori quella dell’aggressione dopo un “no” a un giovane cliente – Meteoweek

Ci sarebbe il rifiuto di dare da bere all’origine della forsennata reazione di un 20enne che nel Materano ha accoltellato a morte un barista. Questo sarebbe il movente della brutale uccisione di Mario Marchetta, barista di 35 anni ucciso a coltellate nel suo locale.

L’uccisione è avvenuta ieri, in tarda serata, nel bar «Kilò», in via Meridionale, nel centro di Grassano, un comune di circa cinquemila abitanti in provincia di Matera.

La furia omicida dopo il “no” del barista

Il gestore del locale si sarebbe rifiutato di versare da bere al giovane perché già visibilmente alterato. Così il rifiuto avrebbe scatenato la sua furia omicida. È solo una delle ipotesi vagliate in queste ore dai carabinieri del Comando provinciale di Matera.

Tutto è avvenuto verso la mezzanotte di ieri. Stando alle prime ricostruzioni degli investigatori, il ventenne sarebbe ritornato nel bar dopo il rifiuto da parte di Marchetta. Qui lo avrebbe ferito a morte con un coltellaccio da cucina. Malgrado i soccorsi del personale del 118 per il barista non c’è stato niente da fare. Si è spento poco dopo essere arrivato all’ospedale di Tricarico a causa delle gravissime ferite riportate nell’aggressione.

Il 20enne si è costituito poco dopo. Si è presentato in caserma dai carabinieri accompagnato da un avvocato. Dopo l’interrogatorio lo hanno poi trasferito nel carcere di Matera.

Il cordoglio del sindaco di Grassano

L’Ansa ha interpellato al riguardo il sindaco di Grassano, Filippo Luberto. Il primo cittadino ha così espresso vicinanza e solidarietà «ad entrambe le famiglie, per un evento che ha colpito tutta la nostra comunità». Il sindaco ha poi annunciato la sua intenzione di proclamare il lutto cittadino in occasione dei funerali del barista 35enne, ritornato in Basilicata circa un anno fa dopo aver trascorso un periodo all’estero.

Ad agosto in provincia di Avellino, sempre per il rifiuto del barista di versare da bare, c’era stata addirittura una sparatoria all’interno di un locale, fortunatamente senza vittime o feriti.

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