Spalletti alza la voce: l’allenatore del Napoli perde la pazienza

Il Napoli continua a volare, ma Luciano Spalletti ha perso la pazienza dopo la vittoria col Torino. La sua risposta è molto dura.

L’allenatore azzurro ha dato una risposta polemica dopo il match con i granata. Ecco cosa non ha gradito nonostante la vittoria.

Spalletti - Napoli
Luciano Spalletti, allenatore del Napoli (credit: ANSA) 02102022 meteoweek.com

Il Napoli continua a vincere e convincere e guida la classifica di Serie A. La squadra, dopo una grande rivoluzione estiva, ha saputo iniziare al meglio il nuovo campionato unendo l’esperienza dei senatori rimasti alla freschezza dei nuovi innesti. Su tutti, sono sicuramente Kvaratskhelia e Min-Jae ad aver impressionato maggiormente: in particolare, il georgiano ha conquistato da subito la sua nuova tifoseria.
Il numero 77 ha trovato il gol anche con il Torino nella vittoria per 3-1 (di Anguissa gli altri due sigilli). Dopo questo successo, però, Luciano Spalletti ha perso la pazienza in conferenza stampa. L’allenatore ha dato una risposta molto dura.

Napoli, Spalletti non ci sta e ribatte: la sua risposta è molto determinata

La rivoluzione estiva del Napoli sta dando i risultati che la dirigenza sperava. La squadra è ancora competitiva e può ambire allo scudetto svanito al termine della passata annata. Si respira tanto entusiasmo fra i tifosi, che sono molto soddisfatti per la qualità del gioco e per il talento che la formazione di Spalletti sta esprimendo.
Come anticipato, i nuovi si stanno già esprimendo al meglio. Oltre a Kvaratskhelia e Min-Jae, anche Raspadori, Simeone e Ndombele hanno già trovato i loro primi gol con la maglia azzurra.

Quest’anno gli azzurri possono contare su una rosa profonda e con qualità in ogni reparto. Le alternative, in stagioni come quella in corso, sono spesso decisive ai fini del risultato. Di questo argomento ha parlato Spalletti, che è stato interpellato sul dualismo fra Simeone e Raspadori in attesa del ritorno di Osimhen.

Simeone - Napoli
Giovanni Simeone, attaccante del Napoli (credit: ANSA) 02102022 meteoweek.com

L’allenatore toscano ha espresso senza mezzi termini il proprio pensiero: “A me non frega nulla di chi è titolare e chi riserva. Oggi si vinceva lo stesso anche con Simeone dall’inizio, è un calcio vecchio quello della riserva. Oggi ci sono cinque cambi e si gioca ogni tre giorni. La cosa della riserva è per rompere i co****ni all’allenatore”.

Spalletti ha ribadito come sia importante avere a disposizione cinque cambi quando si gioca con questa frequenza e ha espresso un concetto chiave: nel calcio moderno è difficile parlare di riserve. Secondo lui, infatti, chi entra dalla panchina può essere anche più decisivo di chi scende in campo dal primo minuto.

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