Meloni e Berlusconi litigano su Licia Ronzulli al governo – VIDEO

Il Cavaliere impone il nome della senatrice di Forza Italia per un ruolo di primo piano nel nuovo esecutivo, ma Giorgia Meloni si oppone fermamente. La formazione del governo è in una situazione di stallo. 

Si complica ulteriormente la formazione del nuovo governo di Centrodestra dopo le recenti pretese da parte di Forza Italia sul nome di Licia Ronzulli, rampolla di Silvio Berlusconi, per la quale chiede un ministero di peso nel nuovo esecutivo. Giorgia Meloni ha definito “arrogante” l’atteggiamento della senatrice azzurra al termine della riunione tra FdI e Fi per la composizione dell’esecutivo. Parole che hanno scatenato l’ira del Cavaliere e la conferma sul nome di Ronzulli sul quale ormai sembra essersi intestardito.

La richiesta è quella di vedere la senatrice  al ministero della Sanità ma Meloni proprio non vuole saperne e preferisce un nome di rilievo rispetto all’ex-infermiera. Ma in generale non è solo questo il nodo da sciogliere, a cui si aggiunge anche il mancato accordo sui nomi per la presidenza di Camera e Senato. Fratelli d’Italia si fa forte del consenso raggiunto che supera quello di Forza Italia e Lega messi assieme, ma senza questi due gruppi parlamentari Meloni non può ottenere la fiducia delle due Camere, per questo motivo i partiti giocano al rialzo sollevando diritti sulle loro altissime pretese. Ma se la leader di FdI potrebbe accontentare in diverse questioni Berlusconi e Salvini, non sembra disposta a cedere sui nomi di Ronzulli e quello di Salvini al Viminale.

LE PRETESE DEL CAVALIERE

Berlusconi ha dichiarato che “Forza Italia resta decisiva, è bene che non lo dimentichi nessuno, perché senza di noi non si va da nessuna parte” e aggiunge di non essere “disposto a fare marcia indietro, visto che” i nomi proposti da FI “sono di altissimo livello. Il mio non è un ricatto, ma fra alleati non possono esistere veti o pregiudiziali” conclude il Cavaliere il quale oltre che su Ronzulli punta forte anche con Antonio Tajani che vuole al ministero degli Esteri. Durante l’incontro pare che Berlusconi fosse furente e che rivolgendosi a Meloni abbia detto “Se non ci vieni incontro, chiederemo per noi il ministero dell’Economia o il Mise“. Nella “lista dei desideri” del capo di Forza Italia ci sono anche Anna Maria Bernini, Alessandro Cattaneo e Paolo Sisto.

“NESSUNA TENSIONE”

Fabio Rampelli, Vicepresidente della Camera uscente in quota Fratelli d’Italia, prova a smorzare i toni affermando che “non ci sono tensioni ma una normale dialettica tra partiti diversi che fanno parte della stessa coalizione. Si valutano i profili migliori per fare il governo migliore possibile“. Frasi che però sembrano in contraddizione con quanto sta accadendo, con il rischio concreto che Forza Italia possa sfilarsi dal governo ancora prima della sua composizione, magari con un appoggio esterno che metterebbe a dura prova la Meloni e tutta la coalizione.

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