Berlusconi torna in Parlamento, l’ingresso in Senato – VIDEO

Berlusconi entra a palazzo Madama per firmare l’avvenuta elezione a senatore. Ma per essere sicuro di rimanere in Parlamento deve puntare all’abolizione della legge Severino che lo vedrebbe decadere dalla carica in caso di nuova condanna. 

Silvio Berlusconi si è recato a palazzo Madama questa mattina per firmare l’accredito che lo vedrà tornare in Parlamento da senatore. Dopo 9 anni che vide lo vide decadere per le vicende giudiziarie, ovvero il  27 novembre del 2013, il Cavaliere viene ricevuto tra gli applausi dei suoi sostenitori mentre scende dalla sua auto per recarsi dentro il Senato. All’ingresso ad attenderlo c’era Anna Maria Bernini mentre nell’auto era accompagnato dalla senatrice, e possibile futura ministra, Licia Ronzulli.

Come parlamentare Berlusconi inizierà la sua quinta legislatura, la seconda a palazzo Madama. Entrando ha deciso di non fermarsi a parlare con i giornalisti preferendo inviare in un Tweet al momento della firma. “Eccomi di nuovo al Senato – scrive il leader di Forza Italia -. Ho appena completato le pratiche per la registrazione e domani sarò presente alla prima seduta di questa XIX legislatura a Palazzo Madama“.

L’ESCLUSIONE DAL PARLAMENTO

Silvio Berlusconi aveva subito nel 2013 una condanna a quattro anni per frode fiscale nel processo Mediaset ma senza interdizione dai pubblici uffici. La sua esclusione dal Senato avvenne a causa dell’applicazione della discussa legge Severino che prevedeva la retroattività (fortemente contestata), l’incandidabilità e decadenza per coloro che avevano subito condanne per oltre i due anni. Scaduti i termini di cinque anni dalla sentenza, Berlusconi ha potuto ripresentarsi alle elezioni del 25 settembre che lo hanno visto eleggere.

IL GOVERNO E LA LEGGE SEVERINO

Il presidente di FI intanto continua il braccio di ferro con Giorgia Meloni per la composizione del nuovo governo. Oltre a Licia Ronzulli e Antonio Tajani nell’esecutivo, chiede anche il ministero della Giustizia per un esponente di Forza Italia, i possibili nomi sono quelli di Francesco Paolo Sisto e Maria Elisabetta Casellati.

Il Cavaliere punta inoltre ad abolire la già citata legge Severino che lo aveva colpito nel 2013. Il rischio per lui infatti è che arrivi una nuova condanna nell’ambito del processo Ruby ter che lo vedrebbe nuovamente uscire di scena dal Parlamento e forse questa volta definitivamente dalla vita politica. Il processo potrebbe arrivare a una tra pochi mesi, forse a inizio 2023, e vederlo condannato nuovamente questa volta a sei anni. Tra secondo grado e Cassazione, il capo di FI rischierebbe di nuovo una spettacolare e clamorosa uscita da palazzo Madama entro il 2026.

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