“I bimbi ucraini vanno bruciati o annegati”: licenziato presentatore tv

Il celebre anchorman russo Anton Krasovsky  è stato sospeso per le orrende frasi postate sul suo profilo Twitter. Non è la prima volta che l’uomo si lascia andare a frasi vergognose di questo genere contro la popolazione ucraina. 

Parole disgustose, censurabili e terrificanti persino per chi lavora nella televisione di propaganda filoputiniana. Il celebre presentatore televisivo Anton Krasovsky è stato sospeso dall’emittente di stato della Russia  RT (già conosciuta come Russia Today) per avere scritto su Twitter di suggerire di “bruciare e annegare i bambini ucraini“. Aveva anche detto che “l’Ucraina non dovrebbe esistere e che gli ucraini che resistono alla Russia dovrebbero essere fucilati“.

La redazione ha annunciato la sua sospensione tramite un tweet della caporedattrice Margarita Simonyan affermando che “Per ora sto interrompendo la nostra collaborazione. La dichiarazione di Anton Krasovsky è selvaggia e disgustosa. Forse Anton spiegherà quale follia temporanea ha causato” scrive. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba aveva chiesto di bandire la tv russa mostrando come l’emittente non fosse nuova a suoi lavoratori che hanno incitato più volte alla violenza e all’aggressione contro cittadini dell’Ucraina. Secondo il ministro le parole di Krasovsky  sono “un incitamento al genocidio che non ha nulla a che fare con la libertà di parola“.

Krasovsky si è sempre dichiarato favorevole alla guerra ed è uno dei commentatori allineati con il Cremlino più accalorati. Spesso è stato sanzionato dall’Unione europea per quanto dichiara durante le sue trasmissioni.

Oltre a quello del presentatore anche l’account Twitter di RT è stato oscurato dopo quanto accaduto nelle seguenti nazioni:  in Italia, Portogallo, Finlandia, Svezia, Irlanda, Slovenia, Repubblica Ceca, Polonia, Slovenia, Ungheria, Malta, Germania, Grecia, Romnania, Olanda, Bulgaria, Austria, Lussembrugo, Lituania, Regno Unito, Danimarca, Croazia, Lettonia, Estonia, Cipro, Francia, Spagna, Belgio.

I BIMBI MORTI IN UCRAINA

Quelle dell’archoman non sono parole dette a caso, infatti i bambini morti dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina sono moltissimi e rappresentano una delle pagine più dolore della guerra. Se ne contano almeno 423 dall’inizio del conflitto, secondo quanto affermato dal procuratore generale ucraino. A questi ai aggiunge anche il ferimento grave di altri 810 minori. Il maggior numero di vittime uccisi è avvenuto nelle regioni di Donetsk, Kharkiv e Kiev dove gli scontri sono stati più intensi. Il totale purtroppo non è certo in quanto i dati sulle vittime della guerra non sono ancora definitivi in quanto è difficile reperire numeri certi e poter raccogliere i cadaveri per dare loro degna sepoltura.

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