Cresce il pericolo nucleare, Putin parla di “alto rischio”

Putin parla di “nuovi rischi” e di “forte aggravamento del confronto geopolitico globale”. La Russia si sente messa alle strette, la guerra va troppo per le lunghe e il rischio di ricorrere alla bomba sembra sempre più concreto. 

Vladimir Putin si dice preoccupato dalla situazione internazionale, forse è alla ricerca di una scusa per poter lanciare il primo attacco nucleare dai tempi della Seconda Guerra Mondiale oppure vuole continuare ad alzare la posta in gioco, sperando che l’Occidente e l’Ucraina si arrendano al pericolo di una escalation dai risvolti disastrosi.

Durante la riunione del Consiglio dei capi delle agenzie di sicurezza e dei servizi speciali dei paesi della Csi, il leader del Cremlino afferma che “il potenziale di conflitto nel mondo nel suo insieme, così come a livello regionale, rimane molto alto. Stanno emergendo nuovi rischi e sfide per la sicurezza collettiva, principalmente a causa di un forte aggravamento del confronto geopolitico globale“. Un ulteriore campanello di allarme sul rischio della bomba.

Poi accusa gli Stati Uniti delle responsabilità della guerra, dicendo che “l’Ucraina è diventata uno strumento della politica estera degli Usa e ha praticamente perso la propria sovranità“. A conclusione del Consiglio, Putin ha firmato un decreto che estende fino al 2023 le limitazioni del commercio con i paesi da lui definiti ostili, tra cui c’è anche l’Italia, e controllato i risultati delle esercitazioni dell’esercito di forze di deterrenza strategica con lanci pratici di missili balistici e da crociera.

LE REAZIONI

La risposta americana non si è fatta attendere, arriva per mano del portavoce del Pentagono Pat Ryder il quale afferma che se la Russia impiegherà una “bomba sporca‘o altro tipo di armi nucleari in Ucraina, ci saranno conseguenze“. Per il segretario generale dell’Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg “Vladimir Putin sta perdendo sul terreno e sta rispondendo con attacchi sui civili e con una retorica nucleare. La Russia non usi falsi pretesti per una escalation. La Nato non sarà intimidita nel suo sostegno” all’Ucraina” afferma durante un ricevimento in Ucraina, aggiugendo che “La Nato difenderà tutti gli Alleati“.

LE ULTIME SULLA GUERRA

Intanto le truppe russe ieri sera hanno lanciato un nuovo attacco alla città di Dnipro, provocando tre morti e due feriti. Secondo fonti ucraine, nelle ultime 24 ore gli attacchi russi hanno provocato 11 morti e 14 feriti. “Più di 70.000 civili hanno lasciato le loro case in una settimana nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, dopo che le autorità di occupazione filo-russe hanno iniziato l’evacuazione il 19 ottobre” afferma una nota. Le autorità russe hanno replicato con la voce di Vladimir Saldo, capo dell’occupazione russa amministrazione: “Sono sicuro che più di 70.000 persone sono partite in una settimana da quando è stata organizzata la traversata” dalla riva destra del fiume Dnipro alla riva sinistra, più lontano dal fronte”.

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