Crisi energetica: “L’Italia può farcela grazie alle rinnovabili”

Per l’amministratore delegato di Enel la transizione ecologica è già una realtà e presto potremo fare a meno del gas, una risorsa che finora abbiamo sopravvalutato e usato in maniera “troppo stupida”.

L’Italia può affrancarsi dal gas utilizzando le rinnovabili se si usano le batterie e le reti digitali“. E’ quanto dichiarato dall’amministratore delegato di Enel Francesco Starace secondo il quale “la transizione si fa, è in corso in tutto il mondo ed è inevitabile, è un fatto di cui dobbiamo rallegrarci e di cui dobbiamo essere protagonisti“.

Nei primi 6 mesi del 2022 le domande di allacciamento di pannelli fotovoltaici sono triplicate in Italia rispetto al semestre precedente – continua Starace -. I circa 450 MW mediamente installati in un semestre, nel primo semestre del 2022 sono stati 1200, e a fine anno ne avremo installati 2.500 installati. Se si raddoppia l’anno prossimo siamo già a 5mila degli 8mila indicati dal ministro Cingolani“.

LE RINNOVABILI SONO L’UNICO MODO

Secondo Starace la crisi energetica è scatenata soprattutto dai movimenti del mercato che hanno gonfiato i prezzi in maniera esorbitante. Alcuni giorni fa Starace aveva rilasciato una intervista nella quale dichiarava che “La novità sarebbe se l’Europa finalmente si dotasse di un mercato a lungo termine, in modo che un’azienda possa comprare energia per i prossimi 10-20 anni”. E poi “Le rinnovabili rappresentano la soluzione che ci porterà più in là nel futuro. Nel primo semestre 2022 sono triplicate le domande di connessione alle reti di media e bassa tensione per impianti piccoli e medi, da parte di aziende e privati. Il nostro compito è migliorare la capacità delle reti, mentre se ci saranno autorizzazione più veloci si avrà anche una transizione più rapida”.

Per Starace “Troppo gas veniva usato in maniera stupida, perché veniva bruciato per generare energia elettrica, quando avevamo alternative migliori. Il gas è una fonte di energia da impiegare dove è necessario, cioè a livello di industrie energivore, ma per il resto basta l’energia elettrica ottenuta dal sole e il vento. Ci potrebbero volere due o tre anni ancora, ma presto assisteremo ad una riduzione consistente dei consumi di gas”.

Secondo uno studio pubblicato dalla Fondazione Enel e The European House – Ambrosetti. Il problema, è che l’Italia, sulla base delle tendenze attuali, “è ancora lontana dal raggiungere l’obiettivo del 30% di rinnovabili al 2030, con un divario di quasi otto punti percentuali. La situazione è ancora peggiore guardando al 2050, dove c’è il divario 60,7 punti percentuali. Dal punto di vista dell’efficienza energetica, invece, l’attuale divario rispetto agli obiettivi è di 35,1 Megatep nel 2050; in termini di riduzioni dei gas serra, nel periodo 2021-2030 l’Italia mostra un andamento più lento rispetto a quello necessario per raggiungere il target fissato“. Occorre quindi accelerare e recupero la distanza dagli obiettivi.

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