Liti interne nella Lega: tra Salvini e Bossi finisce a colpi di diffide

La costituzione del “Comitato Nord”, area interna della Lega con a capo Umberto Bossi, non piace a Matteo Salvini che, tramite i suoi, invia una lettera di diffida per l’uso del simbolo. In molti contestano la gestione del segretario e vorrebbero un ritorno a quella trazione nordista che Salvini ha abbandonato da tempo. 

E’ guerra aperta dentro la Lega. La contestazione interna nei confronti del leader Matteo Salvini ha raggiunto l’apice a causa del pessimo risultato elettorale del partito, nonostante la vittoria del Centrodestra alle politiche, e con il congresso che si avvicina l’ala più conservatrice del Carroccio, che vorrebbe un ritorno alla trazione nordista, ha aperto una nuova corrente denominata “Comitato Nord” ponendo Umberto Bossi come primo referente.

Questa mattina è arrivata la reazione di Salvini il quale diffida il Senatùr e il neonato comitato all’uso del simbolo della Lega tramite carta bollata. Il segretario e i suoi fedelissimi temono inoltre che Comitato Nord possa avere attinto ai database del partito per raccogliere firme e adesioni. E’ l’inizio di una “guerra civile leghista” dunque che rischia di protrarsi a lungo e minare definitivamente la guida del nuovo ministro delle Infrastrutture.

LA LETTERA

Questo è il contenuto della mail che Giulio Centemero, braccio destro di Salvini nel partito, ha inviato a Fabrizio Cecchetti, commissario della Lega in Lombardia e aderente al Comitato: “Caro Fabrizio Cecchetti, ti scrivo in qualità di amministratore federale per segnalarti che ho provveduto a inviare diffida a cessare la promozione dell’associazione politica ‘Comitato Nord’ nei confronti degli iscritti a Lega per Salvini premier e l’utilizzazione dei simboli e della denominazione del partito.

Ho inoltre depositato segnalazione presso il garante della protezione dei dati personali per la violazione in opera da parte dell’associazione ‘Comitato Nord’, che sta procedendo a una raccolta dei dati personali degli iscritti di Lega per Salvini premier in violazione della normativa sulla privacy” conclude Centemero.

LA NOTA DEL PARTITO

Dalla sede nazionale della Lega fanno precisano che “l’intervento della Lega per Salvini premier nei confronti dell’associazione Comitato Nord ha motivazioni di carattere esclusivamente giuridico: non esiste, e non esisterà mai, alcun problema politico o personale tra Matteo Salvini e Umberto Bossi, la democrazia interna al Movimento è testimoniata dal fatto che oltre il 70% delle Sezioni ha già rinnovato segretari e direttivi, con le altre che seguiranno a breve. Il dibattito interno non autorizza però in alcun modo violazioni della normativa in materia di trattamento dei dati personali dei militanti della Lega, a rischio di multe milionarie” si legge in una nota espressa da via Bellerio.

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