«Rischio emulazione». Carrefour ritira i coltelli dagli scaffali dopo l’omicidio nel centro commerciale

Dopo i drammatici fatti di giovedì sera dai vertici di Carrefour è arrivata l’indicazione: ritirare i coltelli in vendita dagli scaffali.

Il cambio di sistemazione serve a evitare che possano essere raggiunti liberamente da possibili emulatori del folle gesto di ieri, costato la vita a un cassiere della catena.

Carrefour corre ai ripari contro il rischio emulazione. Una decisione presa dopo la drammatica uccisione di un dipendente della catena e il ferimento di altre cinque persone nel cento commerciale Mirafori di Assago. L’autore del gesto è il 46enne Andrea Tombolini che ha colpito senza motivo le prime persone che gli sono capitate a tiro, uccidendo un cassiere di 47 anni e ferendo altri cinque clienti. Per farlo si è servito di un coltello preso da uno degli scaffali del centro commerciale di Assago.

Un fatto terribile che ha già prodotto anche i primi effetti sulla logistica. Una misura, quella adottata da Carrefour, caldeggiata nella notte dagli inquirenti alla dirigenza del gruppo. Per scoraggiare potenziali emulatori del folle gesto, magari persone altrettanto disturbate a livello psicologico.

Così da stamattina i vertici di Carrefour hanno dato indicazione a tutti i loro centri commerciali in Italia di cambiare l’attuale sistemazione degli scaffali in maniera tale che i coltelli in vendita non possano essere liberamente maneggiati dalla clientela ma, come già accade in altri supermercati, siano considerati come altri tipi di merci vincolate allo scaffale un vincolo (come una molla, un cordino, una catenella) che occorre rimuovere prima di poter maneggiare l’articolo n vendita.

Chi era il dipendente Carrefour ucciso dall’aggressore

Il dipendente di Carrefour rimasto ucciso si chiamava Luis Fernando Ruggieri, 47 anni, di origini boliviane. Nel colosso francese della grande distribuzione lavorava solo da tre anni,  dopo una lunga carriera (21 anni) in Esselunga. Durante la pausa forzata del lockdown si era laureato in Scienze biologiche. Solitamente addetto alle acque minerali, quando è stato aggredito da Tombolini stava dando una mano alle casse. L’aggressione non gli ha lasciato scampo. Il coltello è affondato nel torace lasciandogli ferite profonde. È morto mentre i soccorritori tentavano di trasportarlo in elicottero all’ospedale.

Tra i cinque feriti c’è anche il calciatore del Monza, lo spagnolo Pablo Mari, 28 anni, in prestito dall’Arsenal. È stato accoltellato alla schiena. Il calciatore, ferito gravemente, è fuori pericolo. Anche gli altri clienti presi a coltellate hanno riportato ferite di coltello alla schiena e al torace, ma nessuno di loro è in pericolo di vita.

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