La Giornata del rifiuto elettronico (e-waste) raccoglie oltre 5,3 miliardi di smartphone: un successo per il Pianeta

Più che un successo per gli organizzatori, probabilmente annunciato visto l’argomento ma per niente affatto scontato, un successo per tutti noi. L’e-waste Day, la giornata del rifiuto elettronico ha tenuto fede alle aspettative e reso il nostro Pianeta un po’ meno sporco.

Rifiuti RAEE - MeteoWeek.com 20221016
Rifiuti RAEE – MeteoWeek.com

5,3 miliardi di dispositivi mobili/smartphone cesseranno di essere utilizzati quest’anno. Una cifra quanto mai gradevole per tutti noi. Accatastati uno sopra l’altro, a una profondità media di 9 mm, molti smartphone ormai obsoleti rappresentano circa 50.000 km, un’altezza 120 volte maggiore della Stazione Spaziale Internazionale, tanto per intenderci. Un ottavo della via che porterebbe dritta alla la Luna.

Nonostante i loro preziosi componenti in oro, rame, argento, palladio e altri riciclabili, gli esperti si aspettano che la maggior parte scompaia dai cassetti, dagli armadi, dai garage dei cittadini di tutto il mondo, oppure gettati nei cestini dei rifiuti destinati alle discariche o all’incenerimento.

Un numero che deve far riflettere: 74 prodotti elettronici in casa!

e-Waste Day - MeteoWeek.com 20221016
e-Waste Day – MeteoWeek.com

L’importanza della giornata del rifiuto elettronico (e-waste) è stata l’occasione per ricordare come gli smartphone sono al quarto posto tra i piccoli prodotti EEE più spesso accumulati dai consumatori. C’è chi li passa ai propri figli, chi li colleziona, il pensiero di buttarli nelle discariche è l’ultimo.

La giornata dell’e-waste ha analizzato una serie di sondaggi in un lasso di tempo iniziato a giugno e terminato lo settembre 2022. I numeri dei membri del Forum WEEE evidenziano che, su 8.775 famiglie europee, espressioni di sei paesi dell’UE (Italia, ma anche Portogallo, Paesi Bassi, Romania e Slovenia) e un sondaggio separato nel Regno Unito, la famiglia media contiene 74 prodotti elettronici in casa, fra smartphone, tablet, laptop, utensili elettrici, asciugacapelli, tostapane e altri elettrodomestici, escluse le lampade. E ancora

Di questi 74 prodotti elettronici totali medi, 13 vengono accumulati, 9 dei quali inutilizzati ma funzionanti, 4 rotti. I primi 5 piccoli prodotti AEE accumulati (per numero di pezzi) sono identificabili in cuffie e telecomandi, accessori ed elettronica di consumo. Poi orologi e ferri da stiro, quindi piccole apparecchiature informatiche come dischi rigidi esterni, router, tastiere, mouse. Cellulari e smartphone, infine piccole attrezzature per la preparazione dei cibi (es. tostapane, lavorazione degli alimenti, grill. Nel frattempo, le lampade a LED sono in cima alla lista dei prodotti che più probabilmente andranno cestinati.

L’Italia, ahinoi, è al primo posto (col 29%) per piccole cucine e elettrodomestici, laptop e tablet accumulati come quota dello stock totale di questi prodotti nelle famiglie, seguita da Paesi Bassi (17%), Regno Unito (14%), Slovenia (12%), Romania (9%), Portogallo (8%) e Libano (4%). Una giornata va bene, per carità, ma tutti i giorni deve essere quella dei rifiuti elettronico: è il nostro pianeta a implorarlo.

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