Fine della musica: i partecipanti del rave party di Modena tornano a casa

Nessuno scontro né intimidazione da parte delle forze dell’ordine, dopo aver parlato con i partecipanti del rave party di Modena questi hanno deciso di abbandonare in maniera serena la festa e lasciare l’edificio, tra l’altro pericolante. 

Si è chiusa senza scontri o interventi da parte delle forze dell’ordine il mega rave party che si stava svolgendo in questi giorni nella zona di Modena. I partecipanti hanno abbandonato pacificamente il capannone dopo gli intensi colloqui avvenuti con la polizia che li intimava ad andarsene anche a causa delle condizioni pericolanti della struttura. Secondo la questura dall’inizio delle operazioni sono stati identificati circa 1.000 partecipanti al rave e 153 veicoli.

Non entriamo, siamo qui perché l’edificio è pericolante e va posto sotto sequestro. Non siamo qui per voi, ma per la struttura che è pericolosa. Non entriamo. Non ci interessa cosa fate, noi siamo a presidio della struttura” aveva detto un funzionario di polizia rivolgendosi ai partecipanti. “Abbiamo reagito nella maniera giusta, nessuno ha alzato le mani, non vogliamo lo scontro” ha commentato Chiara, una dei presenti andando via dal rave. E sulle operazioni di pulizia “E’ giusto farlo. La spazzatura come l’abbiamo portata, ce la riportiamo a casa“.  “Abbiamo anche il sapone“, si vanta qualcuno. “Sono stati giorni di autogestione – ha concluso un’altra ragazza – come trovi il posto lo lasci“.

LO SGOMBERO

Verso le 10:30 del mattino di oggi la musica è stata interrotta, nessuna tensione e le persone hanno iniziato a defluire verso l’uscita. Alcuni dei partecipanti si sono anche prestati alla pulizia del locale e alla raccolta dei rifiuti accumulati. L’immobile risultava abbandonato da tempo e il proprietario aveva denunciato la situazione alle autorità.

Il gip di Modena ha spiegato che “l’evacuazione ordinata della struttura, senza la necessità di alcuna prova di forza, è stato il risultato della positiva collaborazione tra istituzioni e forze dell’ordine sviluppata nell’ambito del Cposp all’insegna del senso di responsabilità e della scelta del dialogo e della mediazione“.

I COMMENTI

Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato a una soluzione positiva che ha permesso di tornare a una situazione di normalità rispetto a un evento organizzato illegalmente e in un capannone inagibile, uno spazio, quindi, che non poteva essere utilizzato in alcuna maniera – commenta il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -. Il prefetto, il questore, il sindaco di Modena, oltre ovviamente al ministro dell’Interno, coi quali sono rimasto in contatto in queste ore. La Procura, e grazie ovviamente a tutte le Forze dell’ordine, alla Polizia locale, ai Vigili del fuoco, il Servizio 118 e il sistema di Protezione civile“. E aggiunge “Va sottolineato come ciò sia avvenuto in maniera ordinata e senza alcuna violenza. Resta il rammarico per i forti disagi creati nei giorni scorsi, rispetto soprattutto alla viabilità, con ricadute su residenti e attività economiche. A maggior ragione è doveroso che venga ripristinata la legalità ogni qualvolta vengano violate le norme“.

Parlamentari Pd difendono i Rave Party illegali e si preoccupano per il ritorno alla legalità. Siamo su Scherzi a parte?” afferma il leader della Lega Matteo Salvini su Twitter. Il vice premier e ministro delle Infrastrutture aveva scritto in precedenza “Basta rave party illegali, delinquenti che spadroneggiano, istituzioni umiliate: ora si cambia! Complimenti al ministro Piantedosi, avanti così”.

Leggiamo da indiscrezioni che il ministro Piantedosi dovrebbe presentare oggi in Cdm un decreto per tracciare la nuova linea di fermezza e rigore in materia di sicurezza e ordine pubblico – scrive Giuseppe Conte sul suo profilo Facebook -. Ben vengano azioni mirate a maggiore prevenzione e contrasto dell’illegalità, ma allo stesso modo ci aspettiamo dal titolare del Viminale e dal governo una parola chiara sulla sfilata delle duemila camicie nere di Predappio“.

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