Midterm 2022, testa a testa tra Biden e Trump: possibile sorpasso dei repubblicani

Midterm 2022, testa a testa tra Biden e Trump: possibile sorpasso dei repubblicani. Ultimi comizi pre-elezioni e early voting: i repubblicani favoriti alla Camera. Prevista affluenza record.

Si tengono oggi le elezioni midterm, negli Stati Uniti. Decine di milioni di americani sono chiamati ora alle urne per esprimere nuovamente le loro preferenze, e determinare così il controllo del Congresso – rimodellando potenzialmente la presidenza di Joe Biden, dopo quasi due anni in carica.

Midterm 2022, testa a testa tra Biden e Trump - meteoweek.com
Midterm 2022, testa a testa tra Biden e Trump – meteoweek.com

Si tratta di un vero banco di prova per la Casa Bianca. Un test che non sarà soltanto significativo per il governo in carica, quanto anche per tutto il clima sul quale lo stesso è salito al potere. Basti pensare, infatti, che un recente sondaggio ha rilevato che ben il 66% dei repubblicani crede ancora che il presidente Biden non sia stato eletto legittimamente. Ed è ancora su questa linea che Trump continua a fare la sua propaganda, polarizzando in maniera radicale lo scenario politico statunitense.

Midterm 2022, prevista affluenza record alle urne

Secondo le medie dei sondaggi finali, i repubblicani dovrebbero vincere abbastanza seggi alla Camera dei rappresentanti, così da riprendere il controllo della camera bassa del Congresso. Uno smacco che gli permetterà di ostacolare conseguentemente l’agenda di Biden e di avviare indagini sulla sua amministrazione. L’equilibrio di potere al Senato, però, dipenderà soprattutto dall’esito di una manciata di corse elettorali, tra cui quelle che prendono vita in Pennsylvania, in Nevada e in Georgia. Ed è qui che diventerà un vero e proprio testa a testa tra Biden e Trump.

Per quanto riguarda i dati offerti da US Elections Project, almeno all’early voting pare abbiano partecipato circa 44 milioni di americani; prevista, infatti, un’elevata affluenza alle urne, che potrebbe superare i 122 milioni di persone che hanno votato alle elezioni di medio termine nel 2018. Spinti anche da una continua campagna di attacco promossa dai repubblicani, gli americani potrebbero ribaltare così i consueti risultati che, tradizionalmente, vedono i democratici favoriti durante i voti del midterm.

Anche per questo, allora, Biden non allenta un colpo. “Ora è arrivato per voi il momento di difendere la democrazia. Sappiamo visceralmente che la nostra democrazia è in pericolo, ma noi saremo all’appuntamento. Il potere in America è là dove è sempre stato: nelle vostre mani, le mani del popolo”, ha infatti incalzato il presidente Usa, tra gli applausi del pubblico, durante il suo ultimo comizio nel Maryland. “Sarà dura, ma penso che possiamo farcela. Credo che vinceremo al Senato, per la Camera sarà più dura”, ha poi proseguito Biden.

Per il democratico, il partito Repubblicano trumpiano è “una delle forze più cupe che abbiamo mai visto nella nostra storia”. “Questi repubblicani del Maga [Make America Great Again, ndr.] sono fatti di un’altra pasta, non è il partito Repubblicano dei nostri padri, è una cosa diversa”, ha poi sottolineato. Mentre Trump, nei suoi ultimi comizi, non ha perso occasione di lanciare frecciate e riferimenti a presunti brogli elettorali.

Sempre Trump, durante i suoi ultimi appelli pre-voto, ha poi confermato l’intenzione di voler tornare in gara tra due anni. “Farò un grandissimo annuncio il 15 novembre a Mar-a-Lago“, ha promesso infatti il tycoon, anticipando in qualche modo l’annuncio della sua ricandidatura. Oltre a Trump, intenzionato a ottenere una rivincita del voto del 2020, anche Biden ha annunciato di volersi ricandidare di nuovo alla presidenza nel 2024. I loro piani e le loro speranze, tuttavia, potrebbero rimanere scottati dai risultati delle elezioni di oggi.

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