Caro energia, arriva oggi in Cdm il decreto Aiuti quater: ecco cosa conterrà

Approda oggi, giovedì 10 novembre, in Consiglio dei ministri il decreto Aiuti quater, il primo del governo guidato da Giorgia Meloni.

Si tratta di una misura da 9,1 miliardi di euro impegnata prevalentemente a prorogare alcuni interventi contro i rincari nel campo dell’energia.

Appare pressoché certa la conferma dei crediti d’imposta per le imprese energivore. Stesso discorso per il taglio delle accise sulla benzina. Al vaglio ancora, invece, una serie di altre manovre che potrebbero rientrare già nel nuovo decreto Aiuti o finire nella prossima legge di Bilancio. In primo luogo la possibilità di rateizzare le bollette: l’esecutivo intende introdurla. C’è solo da capire da quando potrebbe partire la rateizzazione. Un discorso analogo va fatto anche per i fringe benefit aziendali: il governo appare intenzionato a alzare il tetto da 600 a 3 mila euro per i mesi di novembre e dicembre.

Anche nel caso di bonus aziendali ancora non è chiaro se l’intervento sarà presente nel decreto Aiuti quater o se slitterà nella legge di Bilancio. Per agire contro il caro energia bisognerà mettere nel piatto almeno 6 miliardi o pure qualcosa di più. Il resto delle risorse contenute nel nuovo decreto Aiuti dovrebbe essere impiegato invece per anticipare alcuni provvedimenti del prossimo anno.

Decreto Aiuti quater: cosa ci sarà nel provvedimento

Non ci sono grandi novità nel decreto Aiuti quater. Al suo interno conterrà il rinnovo dei crediti d’imposta per le imprese fino a fine 2022. È prevista anche la proroga dello sconto di 30,5 centesimi al litro sul prezzo di benzina e gasolio al distributore. Confermato anche il taglio al 5% dell’Iva sul gas.

Le novità dovrebbero riguardare lo sblocco delle trivelle per aumentare la produzione di gas nazionale. Ci si attendeva che lo sblocco arrivasse con un emendamento al decreto Aiuti ter: verrà invece introdotto con la nuova misura. Inoltre appare probabile un anticipo della proroga al 2023 per la vendita di gas a prezzo calmierato da parte del Gse.

Gli altri interventi del governo in manovra

Giancarlo Giorgetti, il nuovo titolare del Mef, ha anche anticipato alcune delle misure contenute in manovra durante l’audizione alla Camera sul Nadef. L’esecutivo metterà sul piatto 21 miliardi per affrontare il caro energia. Certamente sarà rinnovato l’abbattimento degli oneri di sistema sulle bollette di luce e gas.

Sarà ugualmente rinnovato il bonus sociale in bolletta per le famiglie, anche se dovrà essere valutata una possibile riforma del sistema adesso esistente. Quanto alle risorse per la legge di Bilancio, l’obiettivo è quello di andarle a pescare con a revisione del Superbonus e quella del Reddito di cittadinanza (dalla quale si punta a ricavare 1 miliardo grazie ai tagli).

Infine c’è il paragrafo della pace fiscale. Si tratta di un altro campo nel quale il nuovo esecutivo vuole accantonare risorse da destinare a provvedimenti tipo la flat tax. La tregua fiscale dovrebbe essere allargata anche alle partite Iva fino a 85 mila euro, mentre si sta valutando anche quella incrementale. Le risorse infine saranno utilizzate anche per adeguare le pensioni all’inflazione, per l’anticipo previdenziale (quota 41) e infine  per confermare il taglio del cuneo fiscale del 2% per i redditi inferiori a 35 mila euro.

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