Incidenti stradali: i numeri choc della strage silenziosa di ciclisti e pedoni

Ogni anno sulle strade italiane si consuma una strage che colpisce in particolare gli utenti più deboli: ciclisti e pedoni.

Ma quante sono le vittime degli incidenti su strada? I numeri fanno paura.

Il drammatico incidente che ha coinvolto l’ex campione di ciclismo Davide Rebellin ha riaccesso i riflettori sul gran numero di ciclisti che ogni anno muoiono sulle strade italiane. Una strage silenziosa che nel 2021 ha fatto 220 vittime, solo a contare i ciclisti morti sulla strada. Altri nove hanno perso la vita alla guida del monopattino. Anche il bilancio dei feriti è pesante: 18.037 in totale.

In totale i cosiddetti «utenti deboli della strada» sono stati coinvolti in 16.448 incidenti (bici elettriche incluse). Gli incidenti che hanno visto protagoniste persone in monopattino ammontano invece a 2.101. Più di un morto su due negli incidenti stradali (il 50,9%) rientra nella categoria degli utenti più vulnerabili (nel 2020 erano il 51,4%). Inutile precisare che per loro i rischi di avere la peggio in uno scontro stradale sono molto più elevati, con 8 pedoni morti ogni 100 incidenti sulla strada. La probabilità di perdere la vita, in questo caso, è 4,6 volte superiore a quella di chi viaggia in auto (0,7) e di 1,8 volte superiore per conducenti e passeggeri di biciclette (elettriche e non) e di monopattini.

Le vittime totali degli scontri

Se guardiamo alle vittime totali degli incidenti stradali in Italia, al 30 giugno 2022 sono stati 1.450 i morti (in 81.437 incidenti stradali gravi). Cifre ancora più alte per i feriti: 108.996 persone che hanno dovuto farsi curare dopo uno scontro stradale. Ogni giorno, in media, si verificano 450 incidenti, 8 morti e 602 feriti.

Sono dati elaborati da Aci e Istat. Secondo le stime rispetto allo stesso periodo del 2021 i morti su strada sono aumentati del 15,3% e i feriti del 25,7%. L’incremento maggiore si registrato sulle strade extraurbane (+20%) e, in misura minore, su quelle urbane (+11%) e le autostrade (+10%). A incidere sul trend in crescendo diversi fattori: l’aumento dei tragitti medi percorsi dai mezzi, dopo la drastica diminuzione dovuta al Covid e ai lockdown. Analoga situazione si è verificata anche per il traffico sulla rete extraurbana principale: qui nei primi 4 mesi del 2022 gli incidenti sono aumentati anche del 30%. Rispetto al periodo pre-Covid c’è stata però una leggera diminuzione in termini di incidenti stradali (-2,6%), di feriti (-6,8%) e morti.

Le cause degli incidenti stradali

Nel 2021 si sono registrate 169 vittime tra chi viaggiava su automezzi pesanti (+44,4% e +23,4% rispetto a 2020 e 2019), 695 morti tra i motociclisti (+18,6%; -0,4%), 471 tra i pedoni (+15,2%; -11,8%), 1.192 tra chi era a bordo di autovetture (+17,1%; -15,5), 67 tra i ciclomotoristi (+13,6%; -23,9%). Mentre sono 299 le vittime tra chi si muoveva in bici o sul monopattino elettrico.

In testa ai comportamenti scorretti alla guida svettano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e l’alta velocità. Assieme rappresentano in totale il 39,7% dei casi (78.477), quasi 4 su 10. Un valore costante nel tempo. Considerando invece il comportamento più multato dalle forze dell’ordine, a primeggiare resta sempre la guida a velocità troppo sostenuta ( 36%).

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