Berlusconi giudica la politica: ecco cosa ha detto su Renzi, Meloni e Bossi

Tra passato e presente, l’ex-presidente del Consiglio e leader di Forza Italia spiega cosa pensa della coalizione di Centrodestra e come giudica gli attuali (e passati) esponenti di maggior spicco della politica italiana. Tra cui anche sé stesso.

Silvio Berlusconi ha rilasciato una intervista al settimanale Panorama nella quale fa un resoconto della sua esperienza politica e un’analisi della situazione attuale, elargendo giudizi e pareri su avversari e alleati.

In particolare giudica alquanto “strana” la scelta di Renzi di essersi schierato con il Centrosinistra e il Pd. “Chi l’avversario che ho stimato di più? Difficile rispondere – afferma il Cavaliere a una delle domande – . Vede, io ho sempre avuto rispetto e considerazione per tutti i miei avversari, non ho mai confuso il conflitto politico con l’insulto e la denigrazione personale. Purtroppo l’atteggiamento dei nostri competitori raramente è stato analogo. Posso dirle una cosa: spesso quando ascolto Matteo Renzi mi domando se non abbia scelto la metà campo sbagliata. Le sue analisi sono lucide e brillanti. Peccato che non ne tragga mai le conseguenze“. Che sia un attestato di stima per il leader di Italia Viva e magari un avvicinamento per una futura alleanza? La cosa non appare così assurda anche per il fatto che i due ex-presidenti del Consiglio non hanno mai nascosto una certa somiglianza politica.

Poi Berlusconi esalta la sua capacità di avere creato un Centrodestra che dura ancora oggi. “In politica la coalizione che ho creato 28 anni fa è oggi al governo del Paese: grazie a quella mia intuizione il centro e la destra democratica, insieme, possono offrire un governo agli italiani” spiega il leader di Forza Italia che poi ricorda “ogni volta che ho potuto fare qualcosa per rendere gli italiani più liberi ho avuto l’intima soddisfazione di aver realizzato una parte di quella rivoluzione liberale di cui l’Italia continua ad avere bisogno“.

Ma nella sua esperienza conta anche alleati poco affidabili che si sono poi scoperti come veri traditori? “Nel passato certamente Umberto Bossi – risponde Berlusconi – . Superate le divergenze del 1994, con lui è nato un rapporto non solo di lealtà ma di amicizia e affetto personale. Lo stesso che oggi mi lega a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni. Non per questo rinuncio ad affermare le idee di Forza Italia, che sono in parte diverse dalle loro; se così non fosse non saremmo una coalizione ma un partito unico. Però la lealtà e la solidarietà reciproca sono garanzia di un’azione di governo stabile ed efficace“.

Il Berlusconi di oggi cambierebbe qualcosa del suo passato? “No. Come dice una bellissima canzone di Edith Piaf, Je ne regrette rien, non rimpiango né rinnego nulla. Se ho commesso errori l’ho fatto perché ho creduto troppo nella libertà. E li rifarei. Che titolo vorrebbe leggere su Panorama per sintetizzare la sua avventura? Non vorrei leggerlo perché le sintesi si fanno alla fine. E io mi sento di dover fare e dare ancora tanto” conclude il Cavaliere.

Impostazioni privacy