L’Europa sta tentando di organizzare enormi data center sulla Luna, davvero possibile?

Spazio, ultima frontiera. Ormai tutto ciò che è lassù, fuori dalla nostra orbita, è oggetto di studio, analisi, report. Non è più il semplicistico concetto di Elon Musk, Jeff Bezos e compagnia, che vedono in Marte la Terra promessa. Lo Spazio è un “terra” di conquista.

Luna - MeteoWeek.com 20221116
Luna – MeteoWeek.com

L’Europa sta cercando di capire come organizzare enormi data center sulla luna, l’unico satellite naturale finora conosciuto. In questo contesto va inserita la scelta di affidare a Thales Alenia Space la guida di uno lo studio di fattibilità ASCEND (Advanced Space Cloud for European Net zero emission and Data sovranity) per data center in orbita, nell’ambito del vasto programma di ricerca europeo Horizon Europe.

L’impronta ambientale in espansione della tecnologia digitale sta diventando una sfida importante, una priorità vista la crescente necessità di digitalizzazione, ciò significa che i data center in Europa e nel mondo stanno crescendo a un ritmo esponenziale, il che a sua volta ha un impatto energetico e ambientale critico.

Obiettivo Green Deal

Thales Alenia Space - MeteoWeek.com 20221116
Thales Alenia Space – MeteoWeek.com

Un consorzio guidato da Thales Alenia Space è stato costituito per trovare una soluzione ambiziosa per il Vecchio Continente, vale a dire installare stazioni di data center in orbita, alimentate da centrali solari che generano diverse centinaia di megawatt. Questo progetto potrebbe contribuire a raggiungere l’obiettivo del Green Deal europeo di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050.

Un obiettivo prefissato e da raggiungere perché rappresenterebbe anche uno sviluppo senza precedenti nello spazio europeo e nell’ecosistema digitale. Questo concetto fa uso diretto dell’energia prodotta nello spazio al di fuori dell’atmosfera terrestre: l’unico collegamento con il suolo sarebbero connessioni Internet ad alto rendimento basate su comunicazioni ottiche, una tecnica per la quale l’Europa ha padronanza delle tecnologie sottostanti.

Per lo studio di fattibilità ASCEND, Thales Alenia Space è alla guida di un consorzio di aziende con aree di competenza complementari che spaziano dall’ambiente (Carbone 4, VITO), al cloud computing (Orange, CloudFerro, Hewlett Packard Enterprise Belgium), ai veicoli di lancio (ArianeGroup) e al (Centro aerospaziale tedesco DLR, Airbus Defence and Space e Thales Alenia Space). Il primo obiettivo sarà valutare se le emissioni di carbonio derivanti dalla produzione e dal lancio di queste infrastrutture spaziali saranno significativamente inferiori alle emissioni generate dai data center a terra, contribuendo quindi al raggiungimento della carbon neutrality globale.

Il secondo obiettivo sarà dimostrare che è possibile sviluppare la soluzione di lancio richiesta e garantire l’implementazione e l’operatività di questi data center spaziali utilizzando le tecnologie di assistenza robotica attualmente in fase di sviluppo in Europa, come il dimostratore EROS IOD. Così l’Europa sogna di riconquistare la sua leadership nel trasporto e nella logistica spaziale, nonché nell’assemblaggio e nelle operazioni di grandi infrastrutture in orbita.

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