Qatar 2022, ai Mondiali trionfa l’Argentina. Nel segno di Leo Messi

La ‘Pulce’ trascina al successo la sua nazionale in una finale pazzesca dove a lungo la Francia non è mai stata in partita.

Azzeccata la scelta del ct Scaloni di schierare dall’inizio Di Maria, che si procura il rigore del vantaggio argentino e firma in proprio la seconda marcatura (al culmine di uno spettacolare contropiede). I francesi hanno recuperato il doppio svantaggio con un finale bruciante prima di arrendersi alla lotteria dal dischetto.

Si conclude con un finale pirotecnico il Mondiale di Qatar 2022. Col titolo che va alla Seleccion capitanata da Lionel Messi. Che con una doppietta mette il suo sigillo sulla terza coppa del mondo vinta dalla nazionale argentina dopo quella casalinga del 1978 e l’indimenticabile impresa messicana guidata dal pibe de oro Diego Armando Maradona.

Ancora più incredibile il botta e risposta col fuoriclasse della squadra avversario, quel Kylian Mbappé (mai nessuno come lui ai Mondiali alla sua età), autore di una formidabile tripletta. Un botta e risposta intervallato dalla rete di Angel Di Maria, che aveva fissato il punteggio sul 2-0 prima della pazzesca rimonta dei Bleus, che hanno portato gli argentini (dati per sfavoriti alla vigilia) prima ai tempi supplementari, costringendoli poi ai calci di rigore dopo aver rimontato anche il nuovo vantaggio di Messi.

I francesi, che nei supplementari hanno sfiorato la clamorosa vittoria (per come si era messo il match) sprecando una occasione più unica che rara con un uomo solo davanti al portiere avversario (miracoloso Emiliano Martinez sul tiro ravvicinato di Kolo Mouani) hanno dovuto inchinarsi nella lotteria dei calci di rigore.

Una partita da cardiopalma

La rete del 2-2 di Mbappè – Meteoweek

La Francia è riuscita a rimettere in piedi in extremis una partita che sembrava ormai archiviata dopo un primo tempo di dominio assoluto dell’Albiceleste. La Seleccion ha tratto il massimo vantaggio dalla mossa a sorpresa di Scaloni, che ha deciso di schierare Di Maria, rimasto in ombra durante il torneo. I suoi guizzi (un rigore procurato e li gol del raddoppio al 36′) hanno scompaginato a lungo i piani del team allenato da Deschamps, apparso abulico e incapace di reagire.

Finché un rigore e una prodezza di Mbappé tra l’80’ e l’82’ non hanno riaperto un match che da lì in avanti è entrato nella storia de Mondiali. Malgrado la sconfitta finale al giovane talento del Psg rimane la (magra) consolazione del titolo di capocannoniere del torneo con 8 gol, contro i 7 di Messi, suo compagno nel club parigino. Dal dischetto sono decisivi gli errori di Coman (parato) e Tchouameni (fuori). La coppia va dunque agli argentini, più freddi nel battere il tiro dagli undici metri senza sbagliare nulla.

Al Lusail Stadium Messi dunque può alzare al cielo la coppa. L’unico trofeo che ancora mancava a quelli conquistati nel corso di una straordinaria carriera. Un trionfo che lo proietta di diritto nell’olimpo dei più grandi di ogni tempo, accanto a Maradona e Pelè.

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