Sono almeno 130 le sparatorie avvenute negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno. In questi giorni si è consumata l’ennesima sparatoria in una scuola, organizzata da un’ex alunna.
Audrey Hale aveva organizzato tutto nei dettagli. La 28enne si è presentata davanti alla sua vecchia scuola, la Covenant School di Nashville, armata di due fucili e una pistola. Ha aperto le porte laterali a colpi di proiettile, per poi seminare il panico tra gli alunni e gli studenti. Almeno sei persone hanno perso la vita (di cui tre bambini delle elementari) prima che gli agenti riuscissero ad entrare nella scuola, trasformatasi in un inferno, e toglierle la vita.
In base a quanto emerso dalle indagini della polizia, il suo è stato un gesto mirato. Hale si era preparata analizzando le piantine della scuola e aveva preparato un manifesto che gli agenti non hanno ancora reso pubblico. Quando l’hanno fermata, era al secondo piano dell’edificio e non era ancora entrata in una delle classi. Dopo averle sparato, gli agenti l’hanno identificata dai filmati delle telecamere di sicurezza e dall’auto che aveva parcheggiato nei pressi dell’istituto.
Usa, le indagini sulla strage e le reazioni dell’opinione pubblica
Questa è almeno la 130esima sparatoria avvenuta negli Stati Uniti da quando è iniziato l’anno. Il dato è più che allarmante e ha subito scatenante le reazioni dell’opinione pubblica, che chiede al governo statunitense di imporre un divieto delle armi da fuoco. Hale – che prima della sparatoria lavorava come grafica – aveva acquistato fucili e pistola legalmente.
Il fatto che la strage sia stata effettuata da una donna ha destato una certa attenzione: di tutte le sparatorie avvenute negli Stati Uniti a partire dal 1979, solamente 17 sono state ad opera di donne. Tra queste, sette hanno avuto luogo a scuola. Secondo le ricostruzioni degli agenti, l’assassina avrebbe deciso di aprire il fuoco per via del rancore provato nei confronti della scuola cristiana che ha frequentato da bambina. La grafica era una giovane donna transgender e al momento si sta cercando di capire se la sua identità di genere possa giocare un ruolo all’interno del caso.
Le indagini, inoltre, hanno messo in evidenza l’ipotesi che Hale avesse puntato anche un’altra scuola prima di aprire il fuoco presso la Covenent School. La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre ha commentato quanto accaduto rivolegendosi direttamente al presidente Joe Biden: “Le nostre scuole dovrebbero essere luoghi sicuri dove imparare e insegnare. Quanto è troppo è troppo. Il Congresso deve agire contro la violenza delle armi da fuoco. Quanti bimbi devono ancora morire prima di reagire?”.