Messico, l’incendio che ha provocato la morte di 39 vittime in un centro migranti

La tragedia si è consumata nella giornata di martedì 28 marzo. Sono 39 i migranti che hanno perso la vita per via dell’incendio scoppiato nel centro di Ciudad Juarez.

Il video che mostra i sorveglianti dell’Istituto Nazionale della Migrazioni (Inm) di Ciudad Juarez (al confine tra Messico e Stati Uniti) mentre escono dall’edificio in fiamme, lasciando i migranti nelle celle, è diventato virale in poche ore scatenando lo sdegno del web. Il ministro dell’Interno Adán Augusto López ha confermato che si tratta di un filmato autentico, senza tuttavia rilasciare ulteriori dichiarazioni.

Messico, l'incendio che ha provocato la morte di 39 vittime in un centro migranti
Messico, l’incendio che ha provocato la morte di 39 vittime in un centro migranti – meteoweek.com

Sebbene le informazioni sul caso siano ancora contrastanti, in base a quanto emerso da fonti e testimonianze l’incendio sarebbe stato provocato dai migranti stessi. Questi ultimi avrebbero dato inizio ad una rivolta, nel corso della quale sono stati bruciati alcuni materassi. Il fuoco avrebbe poi cominciato a divampare, trasformando la protesta in un vera e propria tragedia.

I motivi scatenanti della rivolta non sono ben chiari. Secondo alcune fonti, i detenuti si sarebbero messi a manifestare per esprimere la loro contrarietà nei confronti di alcuni provvedimenti amministrativi. Mentre altre fonti sostengono che la causa delle proteste sarebbe stata la mancanza di acqua nell’istituto.

Messico, la verità sull’incendio in un video diventato virale sul web

Quando la tragedia è venuta a galla, il presidente Andrés Manuel López Obrador ha dichiarato che le vittime dell’incendio non erano riuscite ad uscire dalle prigioni proprio per via dei materassi che li avevano bloccati. Il video condiviso sui social e da alcune testate messicane (tra cui il quotidiano El Universal), tuttavia,  ha messo in luce come siano andate realmente le cose.


Le immagini sconvolgenti mostrano almeno due agenti, impegnati nella sorveglianza dell’edificio, mentre chiudono le uscite e si allontanano dall’edificio lasciando morire i migranti tra le fiamme. 39 detenuti hanno perso la vita e in 29 hanno riportato gravi ustioni e ferite. Le vittime, provenienti dal Centro America e dal Venezuela, si trovavano in stato di fermo.

Dal video di soli 32 secondi, è possibile vedere i migranti all’interno delle prigioni intenti a protestare. Da una cella, ad un certo punto, si levano le fiamme, insieme ad un fumo molto denso. I presenti hanno provato, senza nessun risultato, ad aprire i cancelli che erano stati bloccati.

Gli agenti sono stati condannati pubblicamente per il loro gesto, che in molti hanno definito nient’altro che un fallimento da parte delle istituzioni. Stephane Dujarric Guterres, portavoce delle Nazioni Unite, ha espresso la sua intenzione di aprire un’inchiesta con l’obiettivo di fare chiarezza su quanto accaduto.

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