Covid, test rapidi possono contribuire a salvare le feste? Quanto sono affidabili?

Covid, test rapidi possono contribuire a salvare le feste? Quanto sono affidabili? Ecco quali sono i dubbi e le criticità

Test rapidi Covid-Meteoweek.com

Le feste natalizie si avvicinano ed eseguire un tampone prima dell’incontro con la famiglia può essere utile se accompagnato da un periodo di isolamento. Tuttavia, qualche rischio c’è sempre. Di certo, eseguire un test rapido può essere di aiuto, tant’è che anche il Cts (Comitato Tecnico scientifico) ci starebbe riflettendo. Tuttavia, oltre a essere una strategia non a “rischio zero”, è soggetta anche ad alcune criticità sul dove e quando effettuare il tampone. Secondo un’indagine svolta da Il Corriere della Sera, ecco alcune info utili in merito.

Per chi si domanda se i test rapidi siano affidabili quanto il tampone classico, è bene sapere che essi rilevano la presenza del Covid tramite proteine chiamate antigeni, invece che tramite il suo acido nucleico (chiamato Rna). Per capire se si tratta realmente di Covid bisogna che il test abbia alta sensibilità e specificità, ma ciò dipende “dalla prevalenza dell’infezione nella popolazione“. I dati più recenti in merito ai vari test sono quelli dichiarati dal produttore. In media, si tratta di una percentuale di 70-86% per ciò che concerne la sensibilità (alta sensibilità vuol dire pochi falsi negativi) e 95-97% di specificità (“alta specificità” sta per “pochi falsi positivi”).

Il problema è che si può risultare negativi al test rapido ma contrarre il virus nelle ore a seguire, prima dell’incontro con la famiglia o risultare negativi ma aver di fatto appena contratto il morbo. Quindi si risulterebbe positivi se si eseguisse un nuovo test qualche ora più tardi. L’ideale sarebbe quindi fare il test a ridosso dell’occasione di festa o se si sospetta contagio. Dopo un presunto contatto rischioso, sarebbe opportuno aspettare 48 ore prima di sottoporsi al test.

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Le Regioni hanno autorizzato i tamponi rapidi dai Medici di Medicina Generale, negli ambulatori privati e nelle farmacie, ma attualmente le uniche farmacie ad eseguirli in tutto il Paese sono 2 e si trovano in Trentino. Quel che bisogna decidere è dove eseguirli, chi se ne occuperà e quali kit saranno ammessi. Si dibatte inoltre sull’obbligo o meno di valutazione da parte di un medico.

Per proteggere i propri familiari, attualmente, il metodo più sicuro è isolarsi per 2 settimane prima di incontrare le persone più fragili. Problema è che non tutti riescono a farlo, soprattutto a ridosso del Natale. Un’idea sarebbe eseguire test rapido il più vicino possibile alle feste e isolarsi subito dopo, fino al giorno in cui si dovrà incontrare la propria famiglia. Naturalmente è essenziale rispettare il distanziamento e tenere la mascherina, lavarsi le mani, anche se si è negativi al test.

È importante tenere presente che, secondo tutti gli studi, le situazioni in cui il rischio è maggiore sono quelle con una somma di interazioni che si prolungano nel tempo e in particolare a stretto contatto, in luoghi chiusi.

Nel caso del pranzo di Natale, in cui vi sono tante persone invitate vicine a tavola, dove si ride e si parla ad alta voce senza mascherina per ore con finestre chiuse, il rischio è maggiore.

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