Migranti, la Sea Watch 3 è davanti al porto di Lampedusa. Salvini: “Io non do nessuna autorizzazione”. Il capitano della nave: “Non abbiamo scelta, i profughi sono allo stremo. So cosa rischio, ma porto in salvo queste persone”. 
La nave Sea Watch 3 non è più ferma come ha fatto per i precedenti 14 giorni, dopo aver lanciato un appello per una raccolta fondi ha sfondato il blocco ed ha fatto rotta verso Lampedusa. Il capitano tedesco dell’imbarcazione della ONG, con 42 migranti a bordo, ha deciso di entrare nel porto di Lampedusa, nonostante il no del governo. “So cosa rischio – ha dichiarato Carola Rackete – ma i naufraghi sono allo stremo“.
La motovedetta della Gdf partita da Lampedusa ha intimato più volte “l’alt all’imbarcazione olandese”, ma la nave non si è fermata e ora è davanti al porto di Lampedusa. Ma al momento non attracca. Come riportato da TGCOM24 l’entrata in porto è prevista in serata.
In mattinata l’equipaggio della Sea Watch 3 aveva dato comunicazione ai migranti della decisione della CEDU: “Si sentono abbandonati, per loro è negazione diritti”. L’Unione Europea: “Contatti con gli stati per i ricollocamenti”. Era nell’aria già da ieri la strategia della Sea Watch 3, poiché la ONG aveva lanciato una raccolta fondi per pagare le sanzioni e sostenere legalmente il Capitano della nave, una volta arrivata nel territorio italiano.
Pochi minuti fa’ appelli da diverse autorità politica chiedendo immediatamente lo sbarco. “ormai siamo in Italia – fateli scendere“. Nel frattempo una delegazione del Partito Democratico atterrerà a Lampedusa alle ore 21, formata da Matteo Orfini e Graziano Delrio e Nicola Fratoianni per Sinistra italiana, “per sostenere ed aiutare allo sbarco“. Pertanto forse la scelta dell’equipaggio di attraccare al Porto in serata sia per avere sostegno da parte di uomini delle Istituzioni al fine di garantire il corretto iter burocratico.
Immediata la replica del Ministro degli Interni Matteo Salvini: “Io non do nessuna autorizzazione, Germania e Olanda ne risponderanno“.
