La decisione è della seconda corte d’Assise di appello di Roma al termine del terzo processo di secondo grado per la morte del geometra Stefano Cucchi
La seconda corte d’Assise di appello di Roma ha emesso una sentenza di assoluzione e una di “non doversi procedere”, perché il reato di omicidio colposo è ormai prescritto, nei confronti dei cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini, dove Stefano Cucchi morì il 22 ottobre del 2009. La decisione è arrivata dopo oltre due ore di camera di consiglio.
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Il giovane geometra romano morì sei giorni dopo essere stato arrestato dai carabinieri per detenzione di stupefacenti.
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La corte, presieduta da Tommaso Picazio, ha assolto Stefania Corbi “per non aver commesso il fatto” e ha recepito le conclusioni del sostituto pg Mario Remus. Il pg Remus lo scorso 6 maggio aveva sollecitato la prescrizione nei confronti del primario Aldo Fierro e dei medici Flaminia Bruno, Luigi De Marchis Preite e Silvia Di Carlo che si occuparono a vario titolo del geometra 31enne.
Il messaggio dell’associazione Stefano Cucchi
Intanto quattro ore fa in attesa della decisione, l’associazione Stefano Cucchi aveva pubblicato un messaggio sulla pagina Facebook: “Queste sono ore di forte tensione. 10 lunghissimi anni”. Così scrive sulla pagina facebook l’Associazione Stefano Cucchi onlus. Oggi – si ricorda – è attesa la decisione della corte d’assise nel processo a 5 carabinieri e la sentenza di corte d’appello nei confronti di altrettanti medici. La sorella di Stefano, Ilaria, parlando con i molti cronisti presenti nell’aula bunker di Rebibbia, ha spiegato: “Arriviamo stremati a questo giorno”.