Maltrattamenti in Casa di Riposo a Besana: spintoni, schiaffi e torture

Conclusa l’inchiesta sui maltrattamenti in casa di riposo Fondazione Scola a Besana Brianza: sette licenziamenti, quattro sospensioni e uno dimesso, dopo la scoperta dei carabinieri.

casa di riposo a Besana

 

Dopo quattro mesi di indagini la Procura di Monza ha disposto le procedure disciplinari per i dipendenti della casa di riposo Fondazione Scola a Besana, accusati di maltrattamenti sugli anziani. Era stata la stessa dirigenza a segnalare i dipendenti, nell’agosto del 2018, dopo aver avuto alcuni sospetti. I carabinieri avevano subito installato telecamere all’interno della struttura di via Cavour e disposto intercettazioni telefoniche. Sono venute così alla luce prove di una serie di maltrattamenti sconvolgenti, su vittime di età compresa tra gli 81 e i 99 anni, affetti da gravi patologie senili. Alcuni di essi, con costituzione gracile, sono stati sottoposti a strattoni e colpi oltre che minacciati selvaggiamente.

I filmati e le prove raccolte in collaborazione con i dirigenti della struttura, hanno fornito prove certe su quanto evveniva nelle stanze degli anziani ospiti a Besana. La complessa indagine ha rivelato l’orrore:  spintoni, schiaffi, insulti e torture anche durante la notte, da parte dei 12 indagati, che agivano sugli anziani inermi. Dopo la denuncia dello scorso luglio dei carabinieri, il Procuratore ha dato il via libera ai dirigenti della casa di riposo per l’apertura del procedimento disciplinare, come prevede la Legge.

La struttura ha emanato dodici provvedimenti:  sette licenziamenti e quattro sospensioni e accettato le dimissioni di una dipendente che ha rinunciato spontaneamente. La casa di riposo Fondazione Scola a Besana aveva già sospeso i dipendenti segnalati oggetto di indagine, appena partita l’inchiesta, un anno fa. L’amministratore della Fondazione, l’ avvocato Aldo Perego, ha deciso, d’intesa con il Consiglio d’Amministrazione, l’ avvìo dei procedimenti disciplinari, appena preso atto della documentazione fornita dai carabinieri. Un caso, quello di Besana, che ha destato  grande scalpore a livello locale e nazionale. Si tratta infatti di una struttura ritenuta molto accogliente, che esiste da vari anni e ospita 165 anziani, dando lavoro a 120 dipendenti. Prima d’ora non si erano mai verificati disservizi o disagi per gli ospiti e i loro familiari.

L’ultima parola è del pubblico ministero monzese Cinzia Citterio. Esaminati uno per uno gli indagati ha accolto una richiesta di archiviazione, ed ha concesso agli altri di presentare una memoria difensiva. Si attende dalla Procura il passo successivo, con il rinvio a giudizio dei dodici addetti.

 

 

 

 

 

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