Mario Cerciello, l’assassino ammette: “Sapevamo che erano Carabinieri”

Nuovi sviluppi nel caso dell’uccisione di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso a Roma nel quartiere Prati lo scorso 26 luglio. Si tratta di un nuovo particolare, un’intercettazione emersa dall’inchiesta sull’omicidio del militare.

Mario Cerciello l’assassino ammette Sapevamo che erano Carabinieri – meteoweek.com

“Ho visto due sbirri, ci hanno mostrato i distintivi”. Questa la frase pronunciata da uno dei due imputati, Elder Finnegan durante una conversazione intercettata dagli investigatori in carcere in occasione degli interrogatori svolti durante il mese di agosto.

Se confermata, questa frase potrebbe aggravare non poco la situazione dei due ragazzi americani in carcere dallo scorso luglio con l’accusa di aver ucciso a coltellate Cerciello Rega. La conversazione sarebbe trapelata ad indagini ormai concluse ed è stata messa agli atti.

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Lee Elder rivelò al padre di aver visto i distintivi

La converdazione intercettata in carcere ha visto tra i protagonisti il padre di Elder, un amico di famiglia Craig Michael Peters e il giovane in custodia cautelare. Peters è anche un avvocato penalista negli Stati Uniti. Il dialogo avvenne lo scorso 2 agosto, solo pochissimi giorni dopo dall’omicidio e dall’arresto.

Elder racconta: “Ho visti i due birri, di cui uno più basso. Erano rivolti nella direzione opposta. Sono venuti dietro di noi, alle nostre spalle. E la macchina militare era qui. Mi sono girato e li ho visti ad una distanza di tre piedi. La persona che mi ha attaccato era bassa, più massiccia. Mi picchiava, mi trascinava, così ho estratto il mio coltello e l’ho colpito due volte alla gamba. Poi mi ha stretto al collo e io ho cercato di scansarlo”.

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Come è stato ucciso Mario Cerciello Rega

I fatti dell’uccisione del brigadiere hanno sconvolto l’opinione pubblica. Nella notte tra il 25 e il 26 luglio in via Pietro Cossa, poco distante da Piazza Cavour a Roma, Mario Cerciello Rega venne trafitto da 11 coltellate, alcuni colpi hanno raggiunto organi vitali non lasciandogli scampo. Rega era impegnato in un servizio, insieme al suo collega Andrea Varriale, rimasto anch’egli ferito nella colluttazione con i due giovani americani Christian Natale Hjort e Lee Elder Finnegan.

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