Multe fino a 3000€ ai ristoratori che rifiutano clienti: quali i motivi leciti

Rifiutare un cliente in un ristorante può essere fuorilegge e comportare una sanzione fino a 3000€: ecco quando si può e quando non si può rifiutare un cliente

Multe ai ristoratori che non accettano clienti senza motivo. Quali i motivi leciti e quali no – meteoweek

Quando un ristoratore può rifiutare clienti? “Ho solo un tavolo da sei, siete due”, una situazione molto frequente, ma attenzione alle multe! Quella descritta può, ad esempio, non essere una motivazione sufficientemente corretta per rifiutare un servizio. Occorre capire e valutare, alla luce delle leggi, che stabiliscono termini e anche sanzioni fino a 3.000€.

Articolo 187 del Regolamento per l’esecuzione del TULPS per regolare i divieti

Lo dice l’articolo 187 del Regolamento per l’esecuzione del TULPS, gli esercenti non possono rifiutare prestazioni del proprio esercizio senza un legittimo motivo, a chiunque lo domandi e ne corrisponda il corrispettivo prezzo.

La scelta di rifiuto di un cliente, non è a libero arbitrio ma è regolata dall’articolo 187 del Regolamento per l’esecuzione del TULPS che stabilisce, infatti, che “Salvo quanto dispongono gli artt. 689 e 691 del codice penale, gli esercenti non possono senza un legittimo motivo, rifiutare le prestazioni del proprio esercizio a chiunque le domandi e ne corrisponda il prezzo“.

La ragione di tale divieto sta nell’intento del legislatore di garantire a tutti la possibilità di usufruire prestazioni ritenute essenziali quali vitto e alloggio.

Quando il ristorante può rifiutare i clienti

Dallo stesso articolo 187, tuttavia, emerge che il divieto non è assoluto ma stabilisce alcune eccezioni.
Secondo gli articoli 689 e 691 del codice penale, è imposto di rifiutare la somministrazione di bevande alcoliche ai minori di 16 anni, agli infermi di mente, a tutti coloro che sono in condizioni di deficienza psichica per altra condizione e a coloro che si trovano in stato di evidente ubriachezza.

Ad esempio se il ristorante stia per chiudere o nell’ipotesi in cui il cliente sia un soggetto che, notoriamente, compia delle attività illecite e andrebbe così a turbare la pubblica quiete. In alcuni particolari casi, può essere anche ritenuto legittimo un rifiuto qualora l’abbigliamento del cliente non fosse giudicato conveniente.

Nel caso specifico, in linea massima la situazione esplicata nel’esempio non può essere considerata un valido motivo per rifiutare di accogliere un cliente. Occorre tuttavia valutare ogni circostanza specifica (ad esempio, il rifiuto può essere legittimo se, nel frattempo, fosse arrivata un’altra comitiva in grado di riempire tutti i posti disponibili).

Multa per il rifiuto di clienti nei ristoranti

Se il rifiuto di servire un cliente non è legittimo né giustificato, le conseguenze per il ristoratore possono essere anche gravose: la legge prevede infatti una sanzione pecuniaria amministrativa, che va da 516 a 3.098 euro.

Impostazioni privacy