Benzina e gasolio in aumento, già terminata la tregua annunciata

Nuovi rialzi per bemzia e gasolio dalla maggior parte dei marchi del settore

 

Gia finita la “pace” sui listini di diesel e benzina dei prezzi consigliati dei maggiori marchi e – secondo la rilevazione di Staffetta Quotidiana – oggi Eni ha aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. . Stessa mossa per IP e Tamoil.

Le medie dell’Osservatorio prezzi del Ministero dello Sviluppo economico mostrano la benzina self service a 1,583 euro/litro (+3 millesimi, compagnie 1,590, pompe bianche 1,561), il diesel a 1,473 euro/litro (+2, compagnie 1,480, pompe bianche 1,454). Il Gpl self service a 0,585 euro/litro, servito a 0,601 euro/litro (+1, compagnie 0,609, pompe bianche 0,590), metano self service 0,951 euro/kg, servito a 0,987 euro/kg (invariato, compagnie 0,994, pompe bianche 0,979), Gnl 0,954 euro/kg (compagnie 0,956 euro/kg, pompe bianche 0,953 euro/kg). In leggero calo invece le quotazioni dei prodotti raffinati in Mediterraneo alla chiusura di ieri: benzina a 420 euro per mille litri (-7), diesel a 461 euro per mille litri (-1).

I prezzi del carburante sono tratti direttamente dal sito del Ministero dello Sviluppo Economico. Per prima cosa, c’è il prezzo del petrolio greggio, determinato ogni giorno da Platts, un’agenzia specializzata (di proprietà della McGraw – Hill) con sede a Londra, che gestisce la piattaforma dove si incontrano domanda e offerta dei prodotti petroliferi.

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In pratica, Platts determina ogni giorno il prezzo internazionale della benzina e del gasolio, ovvero il valore (in dollari) di una tonnellata di benzina (o gasolio) venduta ad una raffineria, che viene chiamato appunto “il Platts”.

La quasi totalità delle transazioni sul mercato correlate alla quotazione del greggio fanno quindi riferimento al valore del barile di Brent, ovvero il benchmark elaborato da Platts. Ma il costo del greggio (o di altra materia prima), ovviamente, non è l’unica componente che contribuisce a formare il costo del carburante.

Infatti, in Italia un’ampia percentuale dei prezzi di benzina, diesel, GPL e metano è costituita dalla tassazione, che a sua volta si distingue in accise, ovvero imposte aggiunte volte a finanziare uno specifico capitolo di spesa, e l’IVA, ovvero l’Imposta sul Valore Aggiunto.

Componente non certo di poco conto, se consideriamo che la tassazione influisce per circa il 66% sul costo della benzina, per il 61% sul prezzo del diesel, per il 45% su quello GPL e per quasi il 23% su quello del metano.

 

 

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