La Via dei Castelli dell’Etna in Sicilia: tra storia, cultura e viste mozzafiato

La Via dei Castelli dell’Etna: tra arte, storia, e paesaggi mozzafiato. Per chi volesse visitare la Sicilia, questi dieci “guardiani” dell’Etna non sono da perdere!

L’Etna e i suoi castelli, itinerari di arte e storia – meteoweek

Dal Castello Ursino di Catania a quello di Motta Sant’Anastasia, passando per Paternò, Castiglione di Sicilia, Maletto e Bronte; piccoli e più grandi borghi che conservano antiche tradizioni e tracce del loro passato medievale.

Castello Ursino – Catania

Il Castello Ursino fu edificato tra il 1239 e il 1250 sotto Federico II di Svevia su di uno strategico promontorio sul mare. La colata lavica dell’Etna del 1669, ricoprì i bastioni e i basamenti delle torri ed alterò la costa antistante il castello. Oggi si possono ammirare al suo interno le interessanti raccolte civiche, le sezioni archeologiche e la pinacoteca, con importanti esposizioni di arte contemporanea.

Castello normanno – Motta Sant’Anastasia

Il castello normanno di Motta Sant’Anastasia fu costruito tra il 1070 e il 1074 su di un promontorio roccioso alto 65 metri, forse sopra un resto di una torre araba. Suddiviso in tre piani, ospita un museo storico-didattico: al piano terra una sala multimediale, al primo piano la sala delle armi e al secondo piano la sala “gioiosa”.

Castello normanno – Paternò

Il più grande dei tre dongioni della Valle del Simeto, questo castello fu fatto costruire nel 1072 sotto il Gran Conte Ruggero D’Altavilla. Al piano terra una piccola chiesa con resti di affreschi, al primo piano troviamo invece un salone illuminato da quattro bifore in pietra calcarea e al secondo piano la loggia con due grandi bifore dell’epoca federiciana.

Castello normanno – Adrano

Fu costruito nel XI secolo su dei ruderi preesistenti di epoca greca e romana. Alto circa 33 metri, è circondato da una cinta di mura con bastioni con torrioni angolari. Quando fu trasformato in carcere, le stanze furono riadattate in celle. Si possono visitare la biblioteca, il museo archeologico, e interessanti collezioni storico-artistiche.

Castello di Nelson – Bronte

Nacque nel XII secolo come abbazia benedettina. Con il terremoto del 1693 fu in parte distrutto. Dopo due secoli, fu dato in dono all’ammiraglio inglese Horatio Nelson, da cui riprende il nome. Visitando il castello si possono ammirare il museo, il giardino e il parco, insieme a dei resti della vecchia abbazia e alla chiesa di Santa Maria di Maniace.

Castello Manfredi – Maletto

Fatto edificare dal conte Manfredi Maletta nel 1263, nasce in cima ad una cresta di rocce arenarie. A partire dal XVI secolo non fu più luogo di residenza e con il terremoto del 1693 fu in parte distrutto, poi abbandonato. Dalla parte più alta del Castello si può ammirare lo straordinario panorama di Maletto, dell’Etna, dei Nebrodi e di tutta la vallata.

Castello Svevo – Randazzo

Il Giustiziere di Valdemone, nel XIII secolo, adattò i suoi sotterranei a camere di tortura per i prigionieri e i condannati a morte. Oggi si può ammirare l’importante collezione archeologica Vagliasindi.

Castello di Lauria – Castiglione di Sicilia

La struttura principale del castello è stata edificata nel periodo bizantino. La presenza di diverse pietre rotonde, scagliate con le catapulte testimonia l’antichità del castello. Oggi è la sede dell’Enoteca Regionale, dove si possono trovare vini tipici siciliani.

Castello arabo normanno – Calatabiano

Il maestoso castello si staglia a 220 metri sul mare, tra l’Etna e lo Ionio. Grazie a recenti lavori, qui è possibile assistere anche a concerti e performance teatrali. Tra gli ambienti da visitare, il Salone Cruyllas, da cui si gode della bellissima vista della Valle dell’Alcantara. Grazie all’ascensore panoramico inclinato che attraversa il castello, è possibile ammirare contemporaneamente l’Etna, la Valle dell’Alcantara, Taormina e il mare.

Castello normanno – Aci Castello

Il castello nasce su un promontorio di roccia lavica, a picco sul mare. Le lave dell’eruzione del 1169 lo avvicinarono alla costa. All’interno un museo con diversi reperti archeologici, in particolare sottomarini. In uno dei suoi terrazzi è possibile visitare anche un orto botanico.

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