Renzi si indigna, rinviata l’equiparazione tra Partiti e Fondazioni

Il leader di Italia Viva Mateo Renzi si indigna: rinviata l’equiparazione tra Partiti e Fondazioni oggetto di emendamento al Dl fisco, nella Commissione di Bilancio. Dopo 14 ore passa la manovra ma la maggioranza si divide. 

Renzi Partiti e Fondazioni
Renzi si indigna, rinviata dalla maggioranza l’equiparazione tra Partiti e Fondazioni

Si divide la maggioranza su un emendamento al Dl fisco discusso alla Commissione di Bilancio per 14 ore. L’emendamento della discordia contiene le norme di equiparazione dei partiti alle fondazioni. Ma l’emendamento è stato rinviato, dunque non sarà discusso a Montecitorio.

Duro il leader di Italia Viva, che ha votato con i suoi contro la maggioranza nella discussione del Dl fisco: “Di giorno sui social fanno i moralisti, di notte in commissione salvano le loro fondazioni”, ha commentato Matteo Renzi, dopo l’approvazione del rinvìo con i soli voti di M5S, Pd e Leu

Su Facebook, Renzi ha poi scritto: “Questa notte in Commissione alla Camera gli stessi che ci hanno fatto la morale sulla fondazione Open, che ha tutti i dati trasparenti e pubblica i bilanci, hanno votato per rinviare l’equiparazione tra fondazioni e partiti prevista dalla “spazzacorrotti”. Di giorno fanno la morale a noi sui social, di notte votano per evitare la trasparenza alle LORO fondazioni. E naturalmente tutto in silenzio, alla chetichella. Italia Viva ha votato contro, la maggioranza ha votato a favore”.

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Luigi di Maio

Anche il deputato di di Italia Viva Luigi Marattin,  Twitta: “La decisione di rinviare l’applicazione della “spazzacorrotti” per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni è un clamoroso errore che la commissione ha fatto nottetempo col voto favorevole di M5S, Pd e Leu e il voto contrario di Italia Viva”.

Renzi si indigna, rinviata  l’equiparazione tra Partiti e Fondazioni ma è contrariato anche il capo politico del Movimento 5Stelle e Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. Con una nota di qualche minuto fa inviata ad Adnkronos fa sapere: “Il decreto torni subito in commissione e si tolga quella porcheria”. La nota arriva dopo che il rinvio è stato approvato da tutte le forze di maggioranza, compreso i rappresentanti del Movimento 5 stelle.

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La maggioranza si è divisa anche sulle norme sul carcere agli evasori, con il sì di M5S, Pd e Leu e il no di Italia Viva, che ha abbandonato la discussione in Camera di Bilancio. Nonostante le divisioni, la maggioranza ha approvato il Dl fisco che ora procede verso la discussione in aula di Montecitorio.

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