Via libera al DL fisco, la maggioranza si divide sugli emendamenti

Via libera al Dl fisco, la maggioranza si divide sugli emendamenti e Italia Viva lascia la Commissione. Dopo una seduta fiume di 14 ore arriva l’ok della Commissione Finanze della Camera: i deputati hanno votato il mandato al relatore. Ora il testo, dopo essere passato in prima lettura, è atteso in Aula di Montecitorio per la discussione generale.

Via libera Dl fisco
Via libera al Dl fisco, la maggioranza si divide sugli emendamenti

La commissione Finanze della Camera ha dato così il via libera alla discussione sulle norme del carcere agli evasori. Su questo tema però, la maggioranza si divide: Italia Viva, partito fondato da Matteo Renzi che si proclama alleato di Governo, ha votato no. “Iv resta sempre contrario, votiamo no”, ha confermato il deputato Mauro Del Barba. Incassano comunque l’ok gli emendamenti dei relatori e del governo al DL fisco che hanno cercato una sintesi all’interno della maggioranza. C’è un generale innalzamento delle pene ma sarà meno consistente per i reati minori.

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I partiti di opposizione, Lega, FdI e FI, abbandonano i lavori in commissione Finanze poco prima del voto all’emendamento del governo sul carcere agli evasori. La protesta del centrodestra riguarda anche, spiega Massimo Bitonci della Lega, le norme sugli appalti.

Il deputato di di Italia Viva Luigi Marattin,  Twitta: “La decisione di rinviare l’applicazione della “spazzacorrotti” per equiparare le regole di trasparenza tra partiti e fondazioni è un clamoroso errore che la commissione ha fatto nottetempo col voto favorevole di M5S, Pd e Leu e il voto contrario di Italia Viva”. Riferendosi ai lavori in commissione alla Camera sul decreto fiscale. Anche i partiti di opposizione, hanno votato contro l’emendamento al dl fisco.

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Matteo Renzi

Anche Matteo Renzi ha innescato la polemica sui Social scrivendo su Twitter: “Di giorno sui social fanno i moralisti, di notte in commissione salvano le LORO fondazioni”. Commenta così la decisione di M5S, Pd e Leu, di discutere un emendamento per rinviare l’equiparazione delle norme sulle fondazioni a quelle sui partiti. Questione cara a Renzi per ciò che accade in questi giorni.

Intanto via libera al Dl fisco, la maggioranza si divide sugli emendamenti ma tutti d’accordo sull’Iva che passa dal 22% al 5% per gli assorbenti compostabili o lavabili. La commissione ha approvato anche un emendamento che rinvia al 6 marzo le multe per chi non si è ancora adeguato alle nuove norme sui seggiolini auto per i bambini. Salgono poi da uno a 5 milioni gli stanziamenti previsti nel 2020 per le agevolazioni sotto forma di credito di imposta.

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Approvato poi un emendamento che riscrive il calendario fiscale, con la scadenza del 730 che passa dal 23 luglio al 30 settembre. Cresce anche la platea dei contribuenti che possono usare il 730: oltre ai dipendenti e ai pensionati, possono presentarlo anche i titolari di redditi assimilati a quello di lavoro dipendente e i titolari di redditi di lavoro autonomo occasionale.

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