Mes, Visco :”La riforma non prevede la ristrutturazione del debito”

Il Governatore di Bankitalia interviene in audizione alla Camera

Le modifiche introdotte per la riforma del Mes “sono di portata complessivamente limitata. La riforma non prevede né annuncia un meccanismo di ristrutturazione dei debiti sovrani”. Lo ha affermato il governatore di Bankitalia Visco. “Come nel Trattato già in vigore, non c’è scambio tra assistenza finanziaria e ristrutturazione del debito”,

La proposta di riforma del Mes segna un passo nella giusta direzione – spiega Visco in audizione alla Camera – soprattutto perché introduce il backstop al Fondo di risoluzione unico, viene dunque, confermata l’esclusione di qualsiasi automatismo nelle decisioni circa la sostenibilità dei debiti pubblici e di un eventuale meccanismo per la loro ristrutturazione. Una conferma importante questa – continua – perché in caso contrario si incorrerebbe in un “rischio enorme”.

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“Il modo migliore per convincere tutti dell’utilità della riforma – spiega ancora il governatore di Bankitalia – è usarla come punto di partenza per riprendere con convinzione il percorso di integrazione europea. Quello che continua a mancare – conclude – è un disegno organico di completamento dell’unione monetaria” nonché il completamento dell’unione bancaria”.

Intanto il presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, da Bruxelles ha detto di “non vedere il bisogno” di una riapertura della discussione sulla riforma del Trattato sul Fondo salva-Stati divenuto profondamente controverso nel dibattito politico italiano, e ha ribadito che un “accordo politico” sul testo è stato già raggiunto a giugno fra gli Stati membri, anche se la firma formale alle modifiche del Trattato avverrà all’inizio dell’anno prossimo.

“Sul Trattato Mes – spiega Centeno – abbiamo lavorato molto in questi anni, e preso una decisione a giugno. Da allora – continua – è continuato il lavoro tecnico, e oggi faremo il punto, con la prospettiva di firmare le modifiche al Trattato all’inizio dell’anno prossimo, l’anno prossimo, non in questo Consiglio”.

Mario Centeno

A un giornalista che chiedeva della possibilità di riaprire la discussione su alcuni punti della riforma del Mes, il presidente dell’Eurogruppo ha risposto: “Non vediamo la necessità che questo accada. Stiamo discutendo di dettagli tecnici, l’accordo politico è stato raggiunto. Pensiamo che sia piuttosto importante – ha aggiunto Centeno – che ci sia dibattito politico in tutti gli Stati membri, e certamente fra i ministri delle Finanze. Ma – ha ripetuto – non vediamo alcun margine perché questo accada”.

 

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