Omicidio Azka: violentata e uccisa, il padre è condannato all’ergastolo

La sentenza è stata emessa oggi dalla Corte d’assise di Macerata: condanna all’ergastolo per Muhammad Riaz, 45 anni, colpevole dell’omicidio Azka. La figlia avrebbe subito anche violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

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Ergastolo al padre di Azka Riaz, la ragazza italiana di origine pakistana morta il 24 febbraio del 2018 dopo essere stata investita da un’auto. Per suo padre, i giudici della Corte d’assise di Macerata hanno sentenziato la condanna per omicidio volontario. L’uomo, dopo la sentenza, è uscito dal tribunale per tornare in carcere, senza proferire nemmeno una parola. Oltre all’ergastolo i giudici hanno deciso di aggiungere anche 18 mesi di isolamento diurno: l’uomo infatti ha dovuto rispondere anche di violenza sessuale e di maltrattamenti in famiglia.

La sentenza per Riaz

Alle 15 di oggi, dopo quasi cinque ore e mezza di camera di consiglio, è giunta quindi la sentenza della Corte d’assise di Macerata. Per Muhammad Riaz confermato l’ergastolo, un periodo di isolamento diurno di 18 mesi e una provvisionale di 200mila euro per i tre figli.

Il procuratore capo della Repubblica di Macerata Giovanni Giorgio, colui che aveva già chiesto il carcere a vita per Riaz, si è così espresso dopo la lettura del giudice: “Esprimo soddisfazione per la sentenza. Ci riteniamo soddisfatti. Sono state accolte le nostre tesi, questa vicenda è particolarmente orribile”. Giorgio aveva avvalorato le accuse che vedevano Riaz non solo uccidere la figlia, ma anche picchiarla e abbandonarla in mezzo alla Provinciale 485 (Trodica di Morrovalle) per farla investire da un’auto.

Parole contrariate, invece, provenienti dalla difesa difesa dell’uomo. L’avvocato Laganà, legale di Riaz, ha infatti commentato la decisione dei giudici affermando che: “La decisione non rispecchia la realtà. Ingiusta e fondata su di un pregiudizio: aver ipotizzato le violenze dall’omicidio e viceversa, fatti che si sono incatenati a vicenda ma sui quali non c’è certezza”.

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L’Omicidio Azka

La morte della giovane Azka Riaz risale alla sera del 24 febbraio 2018, data in cui venne investita da un’auto a Trodica di Morrovalle (Macerata). A seguito delle indagini è poi emerso che la ragazza era stata gravemente picchiata dal padre, in maniera così violenta da riportare una frattura della mandibola. Buttata a forza fuori dalla macchina, e abbandonata dolorante sull’asfalto, da lì a poco tempo un’auto che sopraggiungeva ha quindi investito la vittima uccidendola sulla strada.

La ragazza era italiana, di famiglia pakistana, ed era solita subire atti di maltrattamenti da parte del padre. Lei stessa, infatti, disse telefonicamente alla madre in Pakistan di aver subito diverse violenze sessuali da parte dell’uomo, e di aver anche assistito più volte ai maltrattamenti perpetrati da Riaz ai danni sia della sorella che dei fratelli.

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