Attacco di Renzi al Consiglio Superiore della Magistratura

Presa di posizione del leader di Italia Viva contro i magistrati, e cita “Il Riformista”

 

Tweet al veleno dell’ex leader del Partito Democratico : ”Leggete Il Riformista. I membri togati del Csm vorrebbero farmi tacere. Ho come l’impressione che abbiano sbagliato persona. Io parlo. E parlerò in Senato il 12 dicembre”. Insieme al post, il link dell’articolo in questione del quotidiano “ Il Riformista” dal titolo: ‘Toghe scatenate: Renzi devtacere’.

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Nell’articolo in questione, a firma di Piero Sansonetti, si legge che “I membri togati del Csm, cioè i magistrati che fanno parte del Consiglio superiore della magistratura, hanno approvato un documento di censura a Matteo Renzi, che è un senatore della Repubblica ed è anche il capo di uno dei partiti di governo. La censura a Renzi è dovuta al fatto che Renzi, giorni fa, aveva criticato i magistrati della procura di Firenze. I togati del Csm dichiarano che ciò non deve essere consentito. Al momento non si sono sentite reazioni significative dal mondo politico. La politica sembra ormai seppellita, o rincantucciata in piccoli nascondigli, tremante, in fuga dalla strapotenza giudiziaria.

 

“Ci sono precedenti nella storia della Repubblica – continua il pezzo di Sansonetti – a questa sedizione dei magistrati? Beh, ce n’è uno, che da un certo punto di vista è ancora più grave: siamo nel 1985 e il Csm si riunisce per censurare alcune frasi di Bettino Craxi, presidente del Consiglio, il quale aveva criticato i magistrati della Procura di Milano che, secondo lui, avevano indagato poco e male sull’uccisione del giornalista del Corriere della Sera Walter Tobagi. In quel caso l’attacco del Csm era addirittura al presidente del consiglio in carica, e per questo l’attacco può essere considerato maggiormente eversivo, rispetto a quello di oggi: eversivo lo giudicò il Presidente della Repubblica che interviene per fermarlo. Tuttavia, in quell’occasione, era il plenum del Csm che era riunito per discutere, in questo caso invece è una frazione di quel plenum, e cioè la componente togata, che assume l’iniziativa in contrasto aperto con la politica, e, in definitiva, con le istituzioni della democrazia. Non solo: in questo caso c’è un problema in più. Che i magistrati di Firenze difesi dai togati dovrebbero in realtà essere messi sotto accusa dai togati”.

Il pezzo conclude:Per capire la gravità della situazione che si sta creando, nel silenzio di politica e giornali (ormai è difficile, nel campo giudiziario, rintracciare un giornalista che non sia abile e arruolato nel reggimento guidato dai Pm) basta ricordarsi di come reagì il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga, quando seppe che il Csm voleva riunirsi per condannare una presa di posizione del Presidente del Consiglio. Mandò i carabinieri, guidati da un generale, per impedire la riunione”.

 

 

 

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