Prima alla Scala: in scena la Tosca | la storia e i protagonisti

Siamo a Milano: il Teatro La Scala è gremito di gente, si intravede Mattarella circondato dalla folla; ma la vera protagonista è La Tosca che debutta in scena. Oggi ve ne raccontiamo la storia…

Prima alla Scala: in scena la Tosca | la storia e i protagonisti

Per Vedere e Sentire una delle arie più della Tosca scorri in fondo all’articolo

Musicista suona il pianoforte durante un’operazione al cervello

Milano è un incanto: per la prima volta la “Tosca” di Giacomo Puccini apre il Teatro della Scala di Milano. Dirige il maestro Riccardo Chailly, che prosegue la sua personale e innovativa ricognizione del repertorio italiano. Tutto intorno è magia. Per chi conosce l’opera è impossibile dimenticare la storia di questo straordinario capolavoro.

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La Storia della Tosca

Tutto si svolge a Roma il 14 Giugno 1800, data della battaglia di Marengo. La Repubblica Romana è caduta e feroci rappresaglie sono in corso. Angelotti, rifugiato politico, si rifugia in una chiesa. Qui incontra il suo amico pittore Mario Cavaradossi che promette di aiutarlo. Il loro incontro viene interrotto dal sopraggiungere della cantante Floria Tosca, amante del pittore, che si lascia andare ad una scenata di gelosia perché si accorge che il volto di Maria Maddalena che Mario sta dipingendo è quello della marchesa Attivanti, sorella di Angelotti.
La Tosca – meteoweek
Appena lei lascia la chiesa loro fuggono via. La trama poi si addentra raccontando le vicende del barone Scarpia, capo delle Guardie Pontificie il quale, venuto a conoscenza dell’alleanza tra i due amici ordisce una trappola per conseguire il duplice obiettivo di sedurre Tosca e catturare Angelotti. Fa dunque arrestare Cavaradossi con l’accusa di cospirazione e poi promette alla Tosca, dicendole che le avrebbe fornito un salvacondotto per il suo amato, a promettersi a lui ed a rivelare il nascondiglio di Angelotti.

Lei finge di rassegnarsi ma appena ha in mano il documento, estrae un coltello ed uccide Scarpia. Va’ per salvare il suo amato, ma è tardi: è stato fucilato; a questo punto si toglie la vita gettandosi nelle acque del Tevere. No, non finisce affatto bene ma tutto quello che è orrore e disperazione è compensato dalla poesia delle arie e dalla struggente immensità dei dialoghi.
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