Padre, madre e figlia trovati morti dopo 10 giorni in via Giovanni Fiorentini

La famiglia è stata trovata dopo 10 giorni dal decesso. La causa della morte sarebbe imputabile alle esalazioni di monossido di carbonio. 

La tragedia della famiglia trovata morta a Labico, alle porte di Roma, si fa sempre più drammatico. Sembra, infatti, che i corpi privi di vita di una mamma di 26 anni, della figlia di pochi mesi e del papà di 38 anni, fossero nella casa in via Giovanni Fioramonti già da dieci giorni. La causa del decesso sarebbe imputabile alle esalazioni di monossido di carbonio, scaturite da un bidone in metallo con dentro della carbonella.

Il bidone è stato, infatti, rinvenuto dai carabinieri nella stanza dove la famiglia si era riunita. Gli agenti hanno permesso il riconoscimento delle vittime: Peter Chukudi Egesimba, Sali Djassi e la piccola Angel Ifechukwu Egesimba, di appena due mesi e mezzo. Una storia, questa, di povertà e miseria.

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La giovane famiglia, residente nella Capitale, si era trasferita a Labico lo scorso agosto. L’uomo, riusciva a pagare l’affitto della casa, però non aveva trovato un lavoro. Così, a causa delle troppe spese da sostenere, anche se i riscaldamenti nell’abitazione erano funzionanti, i coniugi si riscaldavano con un fuoco di fortuna, alimentato da un secchio in metallo con dentro la carbonella.

Ad allertare i soccorsi è stata la proprietaria di casa, allarmata dal fatto che i suoi affittuari non rispondevano al telefono di casa. I Vigili del Fuoco del distaccamento di Palestrina, intervenuti sul posto, hanno fatto la tragica scoperta. Senza segni di violenza sui loro corpi, al momento i Carabinieri della Compagnia di Colleferro diretti dal capitano Ettore Pagnano procedono sull’ipotesi della morte causata dalle esalazioni di monossido di carbonio. La Procura di Velletri ha disposto l’autopsia sui corpi delle tre vittime.

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