Usa, si all’impeachement. Trump è in stato di accusa

La Camera ha votato “si” alla procedura di impeachement. Donald Trump è quindi il terzo presidente nella storia degli Stati Uniti ad essere stato messo in stato di accusa: prima di lui Andrew Johnson e Bill Clinton.

La Camera dei Rappresentanti, dopo un lungo dibattito, ha votato per il “si” alla procedura di impeachement: Donald Trump è dunque il terzo presidente degli Stati Uniti d’America ad essere messo in stato di accusa. Prima di lui toccò ad Andrew Johnson nel 1868 ed a Bill Clinton nel 1998. Richard Nixon decise invece di dimettersi prima che si procedesse al voto durante lo scandalo Watergate. Il voto alla Camera è arrivato dopo un lungo dibattito e sopratutto dopo mesi di scontri e polemiche. L’aula, che è a maggioranza democratica, ha votato si ad entrambi gli articoli: quello riferito all’abuso di potere per le pressioni su Kiev per far indagare il suo principale rivale nella corsa alla Casa Bianca Joe Biden e l’altro, relativo all’ostruzione del Congresso per aver bloccato testimoni e documenti.

Il risultato del voto è arrivato a Trump durante un comizio in Michigan, uno stato decisivo in vista delle elezioni del 2020. “Non abbiamo fatto nulla di sbagliato. Abbiamo l’appoggio del partito repubblicano” è stato il commento a caldo. “Dopo tre anni di caccia alle streghe, bufale, vergogne, truffe, i democratici stasera stanno cercando di annullare il voto di decine di milioni di patrioti americani”, ha aggiunto, accusando poi i democratici di “abuso di potere”. A rispondere a Trump, indirettamente, la speaker della Camera Nancy Pelosi: “Trump non ci ha dato altra scelta. Il presidente ha violato la costituzione e resta una costante minaccia per la sicurezza del nostro Paese e l’integrità delle nostre elezioni”  ha spiegato in apertura del dibattito alla Camera.

Leggi anche ->Trump contro tutti, la Camera dice sì all’impeachment

Leggi qui ->Stop al taglio dei parlamentari, raggiunto il quorum per il referendum

Adesso la procedura passa al Senato, dove i repubblicani sono in maggioranza. Nancy Pelosi ha annunciato che però invierà i due articoli solo quando avrà la certezza dello svolgimento di un processo equo, messo – a suo parere – in dubbio dalle dichiarazioni dello speaker dei senatori, Mitch Connel: “Non sarò un giudice imparziale”. Mentre era in corso la votazione, centinaia di sostenitori dell’impeachement manifestavano davanti alla Camera. Un sondaggio Gallup, però, indica che il sostegno a Trump nel paese è in aumento.

Impostazioni privacy